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Lodo Alfano: per la stampa estera la sentenza apre una crisi politica. Il Nyt, bel giorno per la democrazia italiana

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Milano, 9 ott 2009 – Anche oggi le prime pagine dei maggiori quotidiani stranieri del mondo puntano i riflettori sia sulla dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Alfano da parte della Consulta – evidenziandone risvolti e conseguenze politiche -, sia sulla reazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a questa sentenza. E mentre il Times di Londra si chiede se anche stavolta il premier saprà cavarsela, il New York Times sottolinea che «mercoledì scorso è stato un brutto giorno per Berlusconi, un bel giorno per la democrazia italiana».
RISVOLTI POLITICI – Soffermandosi sui risvolti politici della sentenza, il New York Times evidenzia come «non ci siano successori naturali nella litigiosa coalizione di centrodestra o in un diviso e demoralizzato centrosinistra, incapace di radunarsi attorno ad un leader, una visione politica, un programma». È tempo che le due coalizioni – conclude il giornale Usa – sviluppino una nuova generazione con leader più costruttivi e competenti da presentare all´elettorato».
«Il mago Houdini della politica italiana può trasformarsi in un´anatra zoppa», titola un editoriale del Times di Londra, che si domanda se Berlusconi, «stratega» della politica, «saprà ancora una volta tirarsi fuori». Secondo il quotidiano londinese per il premier «il vero pericolo è che il suo potere è stato indebolito prima dagli scandali sessuali, poi dal ritorno delle accuse di corruzione». E c´è già chi «sta iniziando le prime manovre per cominciare l´era post-Berlusconi».

ASPETTI GIUDIZIARI – Sempre in Gran Bretagna, il Daily Telegraph si sofferma sull´aspetto giudiziario della vicenda e titola: »L´accusa a Berlusconi potrebbe scadere prima che cominci il processo«. Secondo il giornale infatti, il premier »potrebbe evitare la condanna per corruzione in quanto è probabile che il lento sistema giudiziario italiano porti a termine l´accusa oltre il termine di prescrizione«. Anche l´agenzia di stampa britannica Reuters si occupa del premier rilevando in un´analisi firmata da Paul Taylor che «Silvio Berlusconi sembra determinato a far sprofondare le istituzioni italiane insieme a lui». «L´Italia è sull´orlo dell´abisso, Berlusconi è in una situazione difficilissima…»: lo scrive il quotidiano tedesco di centrodestra Frankfurter Allegemeine Zeitung (Faz) in un commento. Il giornale vede «tempi turbolenti per la politica italiana», definisce «sgradevole» la discussione tra le istituzioni e prevede che la situazione «peggiorerà ancora». Nella «guerra delle istituzioni», che Berlusconi adesso deve combattere fino all´ultimo – conclude – «l´Italia in realtà non può vincere». Il quotidiano conservatore Die Welt dedica all´Italia un editoriale dal titolo «Una crisi che non vuole finire mai» e paragona l´attuale situazione a un »dramma italiano dove l´ultimo sipario non vuole mai scendere«. Il quotidiano di centrosinistra Sueddetsche Zeitung dedica invece un editoriale a Berlusconi dal titolo «Lo specchio d´Italia». E scrive: «Da 15 anni quest´uomo disinibito domina il suo popolo, sia come capo dell´opposizione, sia come capo del governo».
Il quotidiano della gauche francese, Liberation, conclude in modo ironico un breve commento sulla vicenda, alludendo a un parallelo fra Italia e Francia: «poveri italiani: certo da noi non si vedrebbe mai un capo di stato tentare di controllare la stampa, intimidire i giudici e godere di un´immunità penale…». In Spagna El Pais dedica due ampi articoli alla vicenda. Il primo, intitolato «Berlusconi apre un sisma istituzionale», si sofferma sul fatto che il premier «alzando il tono fino a toccare l´isteria e l´insulto, scagliandosi contro gli altri poteri dello Stato ha aperto una crisi istituzionale di enormi proporzioni». Il secondo invece, si sofferma sui «torbidi avvocati del Cavaliere». L´altro quotidiano madrileno, El Mundo, punta invece l´attenzione sul battibecco Berlusconi-Bindi durante il programma di Rai1 “Porta a Porta”: «Il premier dice ad una deputata di essere più bella che intelligente», è il titolo dell´articolo. (corriere.it)

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