Cerca
Close this search box.

Politica, giornali & veleni: Feltri attacca il presidente della Repubblica, il Pd insorge

Condividi questo articolo:

Roma, 11 ott 2009 – Dopo il presidente della Camera Gianfranco Fini, il direttore del Giornale Vittorio Feltri attacca il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nell’editoriale pubblicato oggi – titolato a tutta pagina «Lo zampino del Quirinale sul lodo» – Feltri scrive di un «patto tra gentiluomini» che il capo dello Stato avrebbe disatteso con Palazzo Chigi circa il giudizio di costituzionalità della Consulta sul Lodo Alfano.
PATTO TRA GENTILUOMINI – Nella ricostruzione di Feltri, «parti di testo del lodo Alfano furono scritte da un consigliere giuridico di Napolitano». In buona sostanza, secondo Feltri, «i funzionari di Napolitano dissero: non preoccupatevi, sistemeremo noi il testo del Lodo in modo che non trovi ostacoli nella Consulta. Vi garantiamo, passerà». Queste sarebbero le ragioni dell’ira di Berlusconi dopo la bocciatura della Consulta. «Ovvio – conclude il direttore del Giornale -. Il capo dello Stato gli ha fatto ritirare l’emendamento blocca processi per ragioni di opportunità, gli ha promesso di adoperarsi per portare al traguardo la tutela delle maggiori autorità istituzionali e il patto tra gentiluomini alla resa dei conti si è rivelato un bidone contro il premier e l’intero governo».

«LA COSTITUZIONE NON E´ SUA» – Ma l´attacco al Quirinale non è piaciuto al Pd che aprendo il proprio congresso a Roma ha tributato un saluto particolare a Giorgio Napolitano, per il suo impegno a difesa della Costituzione. Ma l´attacco di Feltri è stigmatizzato in particolare da alcuni esponenti di punta del partito. Per il capogruppo alla Camera, Antonello Soro, «il fatto che il giornale della famiglia Berlusconi continui a portare avanti un attacco esplicito al Capo dello Stato chiamando in causa con modesta fantasia il ricorso a un funzionario del Quirinale è segno palese non solo di assoluta mancanza di rispetto per il Presidente della Repubblica e per la Corte Costituzionale, ma anche una conferma di una confusione sul carattere della nostra Costituzione, sulla divisione dei poteri e la conferma di una indisponibilità a prendere atto che in Italia esiste una costituzione che non è proprietà della famiglia Berlusconi». «Il fuoco continuo verso il Quirinale – ha sottolineato Soro – non servirà a nascondere le ragioni vere di questo accanimento che stanno nella consapevolezza di aver fallito la prova di governo».

«BERLUSCONI PRENDA LE DISTANZE» -Rosy Bindi, che nei giorni scorsi era stata protagonista di un battibecco con il premier durante Porta a Porta, invita ora il Cavaliere a «prendere le distanze dal giornale di famiglia perché si sta andando troppo oltre». «Questa partita denigratoria nei confronti del Capo dello Stato e delle istituzioni – ha aggiunto – ci fa dire che il governo è contro lo Stato. E’ inutile affermare che ci possa essere coabitazione se poi il giornale di famiglia fa questi attacchi contro Napolitano al quale va tutta la nostra solidarietà».

DI PIETRO, NAPOLITANO SMENTISCA – Il leader dell´Italia dei Valori Antonio Di Pietro e l´europarlamentare dell´Idv Luigi de Magistris sulla vicenda hanno scritto una nota congiunta: «Con la fiducia nelle Istituzioni che ci ha sempre animato nella battaglia in difesa della democrazia, rivolgiamo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un nuovo accorato appello affinchè trovino da Lui smentita le inquietanti ricostruzioni pubblicate oggi su Il Giornale». (corriere.it)

Il network