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Libertà di stampa: Obama contro Murdoch (Foxnews), tratteremo l´emittente tv come un partito d´opposizione

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Washington, 12 ott 2009 – E´ guerra aperta fra l´amministrazione Obama e la Fox tv. L´emittente di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch è un bastione conservatore ma durante le presidenziali del 2008 Obama si dimostrò aperto al confronto, sfruttando spesso i suoi schermi per raggiungere gli elettori repubblicani e indipendenti, fino ad arrivare a concedere al conduttore Bill O´Reilly alcune delle interviste più importanti. Ma l´equilibrio fra il team Obama e Fox tv si è rotto questa estate, soprattutto a causa dei duri attacchi alla Casa Bianca lanciati dal conduttore Glenn Beck, spintosi fino a definire il presidente un “razzista contro i bianchi”. L´offensiva di Beck, il cui show serale fa tre milioni di spettatori, si è intensificata dopo le dimissioni di Van Jones, lo “zar” dell´economia verde della Casa Bianca. Da quel mometo Beck ha iniziato a paragonare l´amministrazione ad un “gruppo di zar che vogliono impossessarsi dell´America” per imporre un regime di stampo socialista che in diretta tv spesso paragona alla Russia sovietica. La tesi di Beck sul “liberal-fascismo” che si sarebbe insediato alla Casa Bianca dilaga nella blogosfera conservatrice, alimentando l´opposizione popolare alla riforma della sanità. Le conseguenze sono state prima una raffreddamento dei rapporti fra amministrazione e Fox tv e poi il tentativo di evitare la spaccatura con un pranzo a New York fra David Axelrod, guru politico del presidente, e Roger Ailes, ceo dellla tv. Ma il “Fox summit”, come lo ha definito “The Politico”, si è risolto in una fumata nera e da quel momento entrambe le parti si sono tolte i guantoni. Anita Dunn, titolare delle comunicazione della Casa Bianca, ha affidato alle colonne del “New York Times” una vera e propria dichiarazione di guerra: “Li tratteremo come si fa con gli avversari politici, non più da mezzo di informazione, perché hanno iniziato un conflitto contro di noi”. Michael Clemente, vice di Ailes per i programmi di news, ribatte che “anziché pensare a governare la Casa Bianca continua a fare campagna elettorale ed ha scelto noi come obiettivo della sua mentalità aggressiva”. Se la tv di Murdoch non fa marcia indietro è perché lo scontro frontale le giova: se lo scorso anno aveva una media di 1 milione di spettatori in qualsiasi momento della giornata, già superiore a qualsiasi altro network, ora è salita a 1,2 milioni stracciando anche il record del 2003, quando durante la guerra in Iraq arrivo a 1,1 milioni. A confermare la scelta della resa dei conti con l´amministrazione c´è la campagna acquisti in pieno svolgimento: Fox punta a reclutare il reporter investigativo della tv Abc John Stossel e l´ultraconservatore conduttore di programmi economici della Cnn Lou Dobbs al fine di aumentare le munizioni anti-Obama e scongiurare ogni tipo di concorrenza. E´ una scelta che comporta un prezzo perché numerosi inserzionisti boicottano Beck, ma Murdoch non se ne preoccupa troppo. (lastampa.it)

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