Taranto, 15 ott 2009 – Paura a San Vito per una bomba fatta esplodere nella villa di un giornalista. Nel mirino Matteo Dusconi, dipendente dell’Unioncamere Puglia e distaccato presso la Camera di Commercio di Taranto dove è responsabile dell’ufficio stampa e marketing. L’ordigno di media potenza è stato lanciato sulla rampa di accesso al garage interrato dell’abitazione che è situata quasi nel cuore del quartiere periferico e precisamente in via Calata Macchia. La deflagrazione poco dopo la mezzanotte ha aperto un cratere di circa venti centimetri. Il boato è stato udito distintamente dai residenti della zona ed ha terrorizzato il giornalista e la sua famiglia che in quel momento si trovavano in casa. L’esplosione ha mandato in frantumi i vetri delle finestre. L’allarme è stato lanciato immediatamente e sul posto sono piombati i poliziotti della Squadra Volante e i loro colleghi del Nucleo artificieri. Danni alla villa e grande spavento per la famiglia finita nel mirino. Un raid inquietante che in queste ore stanno tentando di decifrare gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal dottor Fabio Abis. La polizia non tralascia alcuna pista per incastrare gli autori del pesante atto intimidatorio. Un attentato dinamitardo che potrebbe avere alla base motivi di natura personale o un movente legato alla professione della vittima. Una incursione che ha destato molta preoccupazione nella opinione pubblica. Nel mirino degli attentatori, nel tempo, sono finiti imprenditori, commercianti, professionisti, esponenti delle forze dell’ordine e ora anche i giornalisti. Ciò che è rimasto dell’ordigno lanciato nella villa di Dusconi è stato repertato dagli artificieri. Gli specialisti del Nucleo antisabotaggio della Questura nelle prossime ore effettueranno delle comparazioni con il tritolo utilizzato per mettere a segno altri attentati compiuti nel capoluogo jonico. (tarantosera.com)