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Libertà di stampa: per tre voti l´Unione Europea boccia le risoluzioni sul caso Italia

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Strasburgo, 21 ott 2009 – Con un voto a sorpresa il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione sulla libertà di stampa presentata dai gruppi del centrosinistra, che denunciava anomalie nel sistema di informazione in Italia e accusava il governo Berlusconi di fare pressioni sui media italiani ed europei. Il no alla risoluzione è prevalso per tre soli voti: infatti, su 686 votanti, 335 sono stati i favorevoli, 338 i contrari e 13 gli astenuti.
Poco prima era stata bocciata, con 322 voti contrari, 297 favorevoli e 25 astenuti, anche una risoluzione del centrodestra in cui si affermava che in Italia non c´è nessuna minaccia alla libertà di stampa. Al centro dell´argomentazione, le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che invitava a non usare Strasburgo come “istanza di appello” delle decisioni nazionali.

Il voto è stato fortemente voluto dagli eurodeputati dell´opposizione (Pd e Idv). L´assemblea di Strasburgo si è spaccata tra destra e sinistra, e ogni schieramento rinvia all´altro la responsabilità della rottura. Il Ppe, per voce del presidente del gruppo Joseph Daul, aveva chiesto fin dall´inizio, di ´non farne un caso Italia ma una questione europea´.

Gli eurodeputati del Pdl, guidati da Mario Mauro, hanno accusato pubblicamente il gruppo Socialista e Democratico al Parlamento europeo (S&D) di aver deliberatamente fatto fallire i negoziati con il Ppe per una risoluzione condivisa dell´assemblea di Strasburgo. Il gruppo Socialista e Democratico, secondo il Pdl, privilegerebbe l´obiettivo di arrivare a una “condanna morale” di Berlusconi invece di ottenere dalla Commissione europea il varo di una direttiva sul pluralismo e la concentrazione dei media nell´Ue. (repubblica)

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