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Il Cdr di Europa:
"Situazione preoccupante"

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I redattori di Europa non hanno voluto far mancare il giornale in questa giornata così importante per il Partito democratico. Non è stata una decisione scontata. Abbiamo scelto di lavorare per questa uscita straordinaria con la consueta passione, nella convinzione di rendere un servizio utile ai nostri lettori. Ma riteniamo che sia bene non nascondere le difficoltà che attualmente caratterizzano la vita del giornale. In una situazione gravissima per l´editoria e in particolare per i quotidiani, Europa vive con ancora maggiore allarme le condizioni negative sul fronte della diffusione, della pubblicità, dei costi. È grave che il Tesoro a tutt´oggi non abbia ancora assegnato al dipartimento dell´Editoria i 70 milioni di euro che il legislatore, a luglio, ha riconosciuto a tutela del pluralismo dell´informazione per le testate cooperative, non profit e di partito. In questa fase l´azienda che edita Europa non indica obiettivi precisi e mezzi per raggiungerli. Le conseguenze di questa assenza di iniziativa non possono ricadere sui giornalisti e sui lavoratori che, viceversa, si impegnano quotidianamente per fornire un prodotto il più possibile autorevole. Esiste poi il problema della prospettiva di questo quotidiano: è evidentemente una questione sulla quale l´editore è chiamato a riflettere e a dare una risposta, aprendo una fase di discussione e di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Questo non solo ripropone il nodo del ruolo della presenza del nostro quotidiano nel panorama editoriale ma anche, e più in generale, di come da domani il Partito democratico affronterà i temi della strategia comunicativa e dei relativi strumenti informativi.
Il comitato di redazione di Europa

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