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Libertà di stampa: Birmania, una cinquantina gli oppositori arrestati nell´ultimo mese tra giornalisti, attivisti e studenti

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Rangoon, 30 ott 2009 – Una cinquantina di persone, fra cui giornalisti, attivisti politici e studenti, sono state arrestate nell’ultimo mese a Rangoon. Lo ha denunciato oggi dalla Thailandia un’associazione umanitaria. Secondo Bo Kyi, co-fondatore del gruppo ‘Assistance Association for political prisoners’, fra gli arrestati ci sono 10 giornalisti e numerosi oppositori della giunta militare birmana. “Non si sa per quale motivo sono stati arrestati. Alle loro famiglie non sono state date spiegazioni”, ha dichiarato Bo Kyi. Testimoni affermano che negli ultimi giorni a Rangoon vi è stato un irrigidimento delle misure di sicurezza. In carcere sono finiti anche sette membri di ‘Linlat Kyei’, un gruppo che aiuta le persone sopravvissute al passaggio di Nargis, il ciclone che l’anno scorso ha ucciso 140 mila persone. “Il governo militare birmano afferma di essere sulla via della democratizzazione, ma continua ad arrestare e a imprigionare giornalisti”, ha denunciato Shawn Crispin, responsabile per il sud-est asiatico dell’associazione americana che difende i giornalisti, ‘Committee to protect journalists’. A breve una delegazione americana dovrebbe recarsi in Birmania per porre le basi alla stabilizzazione dei rapporti con gli Usa. L’anno prossimo nel Paese sono previste elezioni ma la principale oppositrice della giunta, il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, non potrà partecipare perché è agli arresti domiciliari. (ansa-reuters)

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