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Libertà di stampa: Parigi, giornalista turca respinta dopo aver passato le selezioni a "Euronews"perché portava il velo

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Parigi, 2 nov 2009 – Ha dovuto rinunciare a un posto di lavoro perché portava il velo. Non siamo in Turchia, ma in Francia. E’ successo a Euronews, nota emittente televisiva con sede a Lione che trasmette in otto lingue, alle quali dovrebbe aggiungersi a breve anche il turco. Proprio per questo Aslihan Eker, che da anni lavora nel mondo dei media, si era presentata alle selezioni, che ha superato in modo brillante. “Sono arrivata prima in tutte le prove – spiega -. Dopo tre mesi mi hanno chiamato due dirigenti di Euronews dicendo che erano entusiasti, che avevo passato i test e che volevano lavorare con me. Anche il mio curriculum era stato considerato ineccepibile. Ero molto contenta, ci tenevo veramente tanto a qual lavoro”. Poi però è successo qualcosa che ha trasformato la felicità in delusione. Il sindacato non ha gradito il velo di Aslihan e ha posto come condizione per la sua assunzione la firma di un Codice etico in cui c’era scritto che non era ammessa l’esibizione di simboli religiosi durante lo svolgimento del loro lavoro. A quel punto Aslihan ha capito tutto. “Mi hanno telefonato di nuovo per dirmi che per essere assunta era necessario firmare anche questo Codice etico. Quando l’ho letto ho capito subito a che cosa era collegato”. Lei quella firma non l’ha messa. “Questa situazione è veramente triste. Mi sono anche sentita dire che ero stata la prima giornalista con il velo a chiedere di lavorare. Non dovevo andare in video a condurre il telegiornale, dovevo semplicemente fare il mio lavoro di giornalista. Mi chiedo perché a Euronews questa cosa non sia possibile”. Aslihan ora lavora a Kanal 7, in Turchia, e sta partendo per il Medio oriente a curare una serie di documentari sulla condizione femminile. (la stampa)

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