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Libertà di stampa: Berlusconi fra i terremotati, ammesse solo le tv. I giornalisti protestano, identificati dalla polizia

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L´Aquila, 4 nov 2009 – Debellata la scarlattina resta, ed è sempre più forte, l’allergia del premier per la carta stampata. La sintomatologia non è nuova, ma ieri pomeriggio se ne è avuto un significativo esempio quando il solerte staff che assiste Berlusconi in trasferta ha vietato ai giornalisti di carta stampata di unirsi alle telecamere e ai colleghi delle agenzie durante la visita ai nuovi e bellissimi alloggi costruiti a tempo di record in località sant’Elia alle porte dell’Aquila.
Fisicamente bloccati dalle forze di polizia schierate nella strada di accesso alle nuove palazzine, ai giornalisti è stato vietato l’ingresso malgrado l’intervento del vicecapoufficio stampa di palazzo Chigi Mellara che, per convincere l’efficiente funzionario di polizia, ha provato anche a spendere il nome del sottosegretario Paolo Bonaiuti pur di permettere l’ingresso dei giornalisti.

«Io voglio l’autorizzazione di Roberto Gasparotti», è stata la stupefacente replica del funzionario che ha tirato in ballo il responsabile immagine del Cavaliere, che da tempo svolge effettivamente un ruolo significativo nello indirizzare troupe Rai e Mediaset con o, preferibilmente senza, giornalisti al seguito. Gli spintonamenti, le richieste di documenti ai giornalisti, hanno provocato la reazione dell’Associazione stampa parlamentare che ha ufficialmente protestato contro «l’inaccettabile comportamento tenuto» «dallo staff del presidente del Consiglio e in particolare del responsabile della sua immagine». (ilmessaggero)————————————————————-

L´associazione della Stampa parlamentare protesta con forza contro l´inaccettabile comportamento tenuto oggi in Abruzzo dallo staff del presidente del Consiglio e in particolare dal responsabile della sua immagine´. Lo afferma afferma una nota dell´Asp che aggiunge: ´Alcuni colleghi al seguito del presidente del Consiglio sono stati spintonati e allontanati con la forza mentre cercavano di svolgere il loro lavoro. Con l´occasione, vogliamo ribadire che i giornalisti hanno il diritto-dovere di informare, in condizioni di autonomia e serenita´. Ogni ostacolo posto all´esercizio quotidiano del diritto di cronaca va respinto fermamente e deve essere considerato come una lesione alla liberta´ di stampa. Invitiamo pertanto il presidente del Consiglio ad intervenire per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai giornalisti di svolgere il loro lavoro´. (asca)

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