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Libertà di stampa: Berlusconi usa il libro di Vespa per rispondere alle 10 domande di "Repubblica". Il Pd, venga in Parlamento

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Roma, 5 nov 2009 – Silvio Berlusconi ha deciso di rispondere (senza citarle espressamente) alle domande di Repubblica sulle pagine dell´ultimo libro di Bruno Vespa. E´ lo stesso conduttore di Porta a Porta ad annunciarlo. La scelta del premier è criticata dall´opposizione per i modi e i contenuti. ´A quanto pare c´è modo e modo di esercitare i doveri di trasparenza e correttezza istituzionale. Un presidente degli Stati Uniti risponde in pubblico e nelle sedi istituzionali all´accusa di aver mentito sulla propria vita privata´, ha detto Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, che ha aggiunto: ´Un presidente del Consiglio italiano lo fa nel libro di un giornalista televisivo. La differenza tra i due basta a dimostrare chi ha senso della dignità dello Stato e chi no. Berlusconi si illude – aggiunge Bindi- se immagina che basti questo a sgombrare il campo dagli interrogativi politici che lui stesso ha alimentato nell´ambigua commistione tra le sue responsabilità pubbliche e la sua vita privata´.
Il senatore del Pd, Luigi Zanda, ha espresso stupore e amarezza per il fatto che il presidente del Consiglio abbia preferito rispondere ´sia pure in modo elusivo e niente affatto convincente, nel libro di Bruno Vespa alle domande che l´opinione pubblica e il Parlamento gli rivolgono da mesi´. ´Il presidente Berlusconi – ha aggiunto Zanda – deve rassicurare i cittadini sulla sua non ricattabilità e deve farlo in Parlamento. Deve garantire che i suoi comportamenti privati non hanno messo a rischio la sicurezza nazionale e la credibilità del Paese. Questo gli è stato ripetutamente chiesto con gli atti formali di cui l´opposizione dispone. Ma il presidente del Consiglio, ancora una volta, ha ignorato il Parlamento e i parlamentari´.

“Dopo mesi il presidente del Consiglio sembra si sia deciso a rispondere ad almeno una parte delle 10 domande di Repubblica. Peccato che abbia deciso di farlo in quella che comunemente viene ironicamente definita la terza camera del Parlamento. In questo caso neanche in tv, dove un minimo di contraddittorio esiste. Berlusconi ha scelto le pagine del nuovo libro di Vespa” ha fatto notare il presidente dei senatori dell´Idv, Felice Belisario. “L´Italia dei valori non ha mai preteso di entrare nella vita privata del premier ma ha sempre chiesto di sapere se fosse ricattabile o meno. Non possiamo però fare a meno di notare come, ancora una volta, Berlusconi abbia deciso di evitare di riferire in Parlamento dimostrando – ha concluso Belisario – un raro disprezzo delle istituzioni”.

“Il premier che, a mozzichi e bocconi, risponde a Vespa, nel libro del presentatore, è un altro schiaffo al Parlamento. Di questo passo, persino il paragone col Duce non sarà più confacente alla situazione democratica che c´è nel nostro Paese”, ha affermato invece Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Pdci-Federazione della sinistra. (repubblica)

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