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Libertà di stampa: silurato l´"ostile" Ruffini, Di Bella e Minoli in corsa per la direzione di Raitre

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Roma, 7 nov 2009 – Dopo mesi di boatos che la davano per imminente, la sostituzione di Paolo Ruffini alla direzione di Rai3 prende corpo davvero. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ieri ha telefonato allo stesso Ruffini per informarlo che la sua era volge al termine. Al prossimo Cda, previsto mercoledì, come responsabile della terza rete potrebbe essere proposto Antonio Di Bella, ex direttore del Tg3 (già sostituito da Bianca Berlinguer), o Giovanni Minoli attuale direttore di RaiEducational.
È verosimile che i consiglieri del centrodestra asseconderanno la scelta di Masi. Non è altrettanto scontato che i consiglieri di centrosinistra, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, la ratificheranno, anche se il successore dovesse essere Di Bella. Il ´licenziamento´ di Ruffini – ad avviso di Rizzo Nervo e Van Straten – stride con gli eccellenti risultati di Rai3, che a dispetto del mini-budget nelle prime serate supera spesso il 14% di share, con 3,5-4 milioni di spettatori. Masi intenderebbe “risarcire” l´attuale direttore di Rai3 con la direzione di RaiNews 24.

Secondo il presidente Rai, Paolo Garimberti, l´offerta sarebbe però ingenerosa. L´alternativa è offrire a Ruffini il vertice di RaiCinema. E va ricordato che Ruffini è vicino a Franceschini, che ha perso il congresso Pd, mentre il neo segretario Bersani sembra orientato a sponsorizzare Di Bella.

La mossa di Masi è destinata a creare un caso. Rai3 è da mesi sotto tiro da parte del presidente del Consiglio, che più volte ha definito “ostili” trasmissioni come quelle di Giovanni Floris (Ballarò), Fabio Fazio (Che tempo che fa), Milena Gabanelli (Report) e Serena Dandini (Parla con me). Sono programmi che portano milioni di pubblicità alla Rai. Ma da Palazzo Chigi è partito l´ordine di “smorzare” critiche e satire, magari in nome del potenziamento dell´informazione regionale. (repubblica)————————————————————–
Usigrai: colleghi autorevoli alla Rai sono stipendiati senza incarico, scandolose le nuove nomine
“Non ci risultano reti e testate scoperte, ci risultano, invece, colleghi autorevoli senza incarico e stimiamo al momento per difetto un costo di quattro milioni di euro in un anno per le assunzioni dall’esterno”. Lo afferma il segretario dell’Usigrai Carlo Verna in merito alle voci su una nuova tornata di nomine in Rai. “Quando ci si renderà conto – rilancia Verna – che tutto ciò è scandaloso?”.

“Direttore generale e consiglio di amministrazione della Rai dichiarino ufficialmente chiusa la stagione delle nomine – chiede Verna – e si diano da fare per ricollocare le risorse senza incarico. Abbiamo in azione ogni giorno un immaginario contatore dei soldi buttati dalla finestra. Il servizio pubblico paga senza ottenere prestazioni, dunque si tratta di soldi in epoca di crisi che finiscono in un cestino e accumula potenziali danni da risarcimento da dover rifondere per dequalificazione professionale”. (apcom)

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