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Il segretario della Asr
"Siamo al fianco dei colleghi
di Latina Oggi"

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“Credo che il lavoro dei cronisti vada tutelato di più e meglio dagli Ordini regionali, ma soprattutto da quello Nazionale. Per esempio metterei sotto tutela protettiva il direttore di Latina Oggi, Alessandro Panigutti e tutta la sua redazione. I colleghi del quotidiano sono da tempo alle prese con una battaglia per informare correttamente i loro cittadini sulla questione dello scioglimento, per infiltrazioni mafiose, del consiglio comunale di Fondi, ora dimissionario. Scioglimento, giova ricordarlo, chiesto dal Prefetto di Latina e persino dal Ministro dell´Interno. Facendo soltanto il loro dovere, i colleghi si sono scontrati con un guazzabuglio di interessi illegali e di appoggi politici inconfessabili. In tutto questo, nella puntata di ieri di Anno Zero, il senatore Claudio Fazzone, più volte chiamato in causa da Latina Oggi , non ha trovato niente di meglio che aggredire e minacciare di querela il collega Panigutti, alludendo a un non chiaro complotto ordito ai suoi danni dall´editore della testata, Giuseppe Ciarrapico”.
“Siamo alle solite: quando non si riesce a bloccare un inchiesta o a controbatterne le risultanze, si passa agli insulti, alle intimidazioni e alle minacce di querela. L´Ordine intervenga a tutela dei colleghi praticando quella che dovrebbe essere una delle sue principali attività: la difesa della libertà di informazione e la salvaguardia, per quanto di sua competenza, dei giornalisti che la praticano, specie se facendolo si espongono a possibili ritorsioni di famiglie mafiose locali. A volte anche un comunicato chiaro che prenda una posizione chiara è utile a segnalare che quella redazione non è sola”.
“Esprimo al collega Panigutti e a tutti i colleghi di Latina Oggi la mia solidarietà e quella di tutta l´Associazione Stampa Romana. Sappiano i colleghi che nell´Asr troveranno sempre un convinto sostegno e, per quel che è di sua competenza anche un appoggio concreto, a tutte le battaglie civili e democratiche, a sostegno della libera informazione, che vorranno intraprendere”.

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