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Libertà di espressione: Napolitano, tenere sempre alto questo valore sancito nella Costituzione

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Roma, 9 nov 2009 – Giorgio Napolitano, in un discorso al Quirinale alla presentazione dei premi Eti per il teatro e De Sica per il cinema, ha indicato la libertà di espressione, sancita dall´articolo 21 della Costituzione, come «uno dei principi da tener sempre cari, da preservare e far vivere in Italia e ovunque». E, nel giorno del ventennale della caduta del Muro di Berlino, ha affermato che questo avvenimento «segnò uno spartiacque nella storia europea e mondiale del XX secolo».
DOPO IL FASCISMO – Il presidente della Repubblica ha affermato che alla fine della seconda guerra mondiale, in Italia e nella Germania, Paesi in cui erano stati sconfitti il fascismo e il nazismo, si aprì la strada per l´affermazione di principi democratici fino allora negati, fra i quali la libertà di espressione, principi che nella nostra Costituzione in particolare sono espressi dall´articolo 21.

MURO – «La caduta del Muro di Berlino segnò uno spartiacque nella storia europea e mondiale del XX secolo, come già un´altra tappa aveva segnato, il 9 maggio 1945 la caduta di Berlino», ha aggiunto il capo dello Stato. «Si aprì allora in Germania Est, ma il cambiamento era già cominciato in Polonia, la strada per l´affermazione di diritti di libertà che erano già stati sanciti nelle Carte costituzionali approvate dopo la fine della seconda guerra mondiale, diritti di libertà da preservare e far vivere in Italia e ovunque».

PREMI – I riconoscimenti per il cinema italiano sono andati a Luca Argentero, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Massimo Boldi, Gabriele Ferzetti, Giovanna Mezzogiorno, Ilaria Oppini, Neri Parenti, Marco Pontecorvo, Marco Risi e Jasmine Trinca. Per le altre arti Riccardo Bofil (architettura); Enzo Cucchi (arti visive); Maja Plisetskaja (danza); Dacia Maraini (letteratura); Andrea Bocelli (musica); Moni Ovadia (teatro) e Umberto Veronesi (scienze). Premio alla memoria a Mike Bongiorno. (corriere)

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