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Guerra delle tv: Mediaset fa ricorso contro la chiavetta digitale di Murdoch. Agcom, Rai anche su Sky

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Roma, 17 nov 2009 – Si riaccende la guerra delle tv. Da una parte Corrado Calabrò, presidente dell´Agcom, chiarisce che la Rai deve stare anche su Sky ´se indispensabile´, per consentire a tutti gli utenti di vedere i programmi. Dall´altra Mediaset ricorre all´Antitrust contro la chiavetta di Sky per il digitale terrestre. La replica dell´emittente di Murdoch è immediata: ´E´ solo un modo per garantire a milioni di famiglie la possibilità di fruire dell´offerta digitale in chiaro sul digitale terrestre´.A margine dell´audizione in commissione di Vigilanza, dove ha presentato le linee guida del nuovo Contratto di servizio, Calabrò ha affermato che la Rai ´potrà stare su tutte le piattaforme commerciali´ e invece ´dovrà stare su tutte le piattaforme tecnologiche, quindi anche sul satellite´, così da consentire a tutti gli utenti di vedere le trasmissioni. E quindi ´se Sky in una zona è indispensabile, la Rai deve starci nel periodo transitorio´, limitandosi a criptare “proprio il minimo” delle sue trasmissioni. Il tutto in questa fase di transizione che secondo quanto stabilito a livello europeo dovrà portare al digitale in tutta Italia entro il 2012. In questo lasso di tempo le cose potranno cambiare, ha spiegato ancora Calabrò, rispondendo a una domanda dei giornalisti, in relazione alla diffusione di TivùSat (lanuova piattaforma satellitare creata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, ndr): “Vedremo che copertura sarà stata assicurata da TivùSat”, ha concluso. In buona sostanza, qualora la Rai decidesse di oscurare Rai1, Rai2 e Rai3 su Sky prima del 2012, l´Agcom valuterà “la copertura altrimenti assicurata sul satellite” del servizio pubblico.

L´ordine dei canali. L´Agcom si occuperà dell´ordine dei canali sul telecomando del televisore nella prossima seduta di giovedì 19 novembre. ´´Ne avremmo fatto volentieri a meno ma – ha detto Calabrò – la questione non si è risolta. Ce ne occuperemo quindi nella prossima seduta´´. Allo studio, tra le altre, l´ipotesi di obbligare chi fabbrica televisori a produrre un telecomando dotato di guida elettronica ai programmi, tecnicamente ´Epg´.

Il ricorso di Mediaset all´Antitrust. Il ricorso di Mediaset, si legge su un comunicato della società, è motivato dal fatto che “la distribuzione da parte di Sky di questa chiavetta è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza e costituisce una violazione degli impegni assunti nel 2003 da Newscorp in occasione della concentrazione delle attività di Telepiù e Stream”.

“Le norme Antitrust, infatti – prosegue Mediaset – non consentono a un´impresa dominante di ostacolare l´ingresso sul mercato di concorrenti mediante vendite abbinate o aggregate dei propri prodotti”. Inoltre per Mediaset, il fine della digital key, che non consente l´accesso né ai servizi interattivi né ai contenuti a pagamento, “è quello di frenare la diffusione sul mercato di decoder che consentano di ricevere i programmi a pagamento e i servizi interattivi di altri operatori. Il tutto evidentemente a danno dei consumatori che vedranno così limitata la loro possibilità di scelta a livello di offerta e di contenuti”.

A stretto giro la replica di Tom Mockridge, amministratore delegato Sky: “La Digital Key è una semplice iniziativa di Sky che garantirà a milioni di famiglie la possibilità di fruire dell´offerta in chiaro sul digitale terrestre in modo facile ed efficace”.

E Mockridge passa al contrattacco sulla tendenza oligopolistica di Mediaset: “Si tratta di uno strumento che aiuta il processo di digitalizzazione del paese offrendo un servizio per i consumatori in un mercato in veloce sviluppo. Uno sviluppo che, evidentemente, non è facile da accettare per un gruppo come Mediaset che per molti anni è stato, ed è ancora oggi, il principale soggetto privato operante in Italia nella televisione commerciale e dominante nel mercato della pubblicità”. (repubblica.it)

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