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Libertà di stampa: inchiesta Montecity-Santa Giulia, Formigoni querela Statera di "Repubblica"

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Milano, 22 nov 2009 – Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha dato mandato ai suoi legali di presentare querela per diffamazione nei confronti di Alberto Statera, estensore dell´articolo pubblicato oggi a pagina 11, sull´inchiesta Montecity nonche´ del direttore responsabile di ´Repubblica´, Ezio Mauro, sia in relazione all´articolo di oggi sia a quelli precedenti pubblicati in queste settimane, e di avviare una richiesta di risarcimento danni nei confronti della proprieta´ della testata. Per l´inchiesta Montecity sono stati arrestati l´ex assessore alla Provincia di Pavia Rosanna Garboldi moglie di Giancarlo Abelli, parlamentare e vicecoordinatore del Pdl e l´imprenditore Giusppe Grossi. L´articolo pubblicato oggi da Repubblicadescrive la vicinanza di Rosanna Abelli e di Grossi al mondo di Cl e della Compagnia delle Opere, quindi al presidente della Lombardia. ´´Quanto ai presunti fatti che i servizi di Repubblica cercano faziosamente di ricollegare al presidente Formigoni – e´ scritto in una nota della Regione – si conferma l´assoluta estraneita´ del presidente anche alle indagini in
corso´´. ´´Si ricorda – precisa la nota – che la bonifica a Montecity – Santa Giulia si colloca nell´ambito di un accordo tra privati, mentre la bonifica di Pioltello fu ordinata dall´allora ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, nel corso del secondo governo Prodi, che individuo´ l´operatore privato e stabili´ il valore dei lavori´´. ´´Ovviamente il quotidiano – prosegue – non ha mai ne´ citato ne´ approfondito questi dati incontrovertibili riferiti a quel governo, a quel ministro e a quella coalizione dell´Ulivo cosi´ cari al gruppo editoriale a cui appartiene anche Repubblica, ma preferisce fare congetture intorno al presidente Formigoni, nel tentativo di indebolirlo per via giudiziaria e di calunnia dopo il fallimento degli attacchi politici degli ultimi 20 anni´´. ´´A questo punto – conclude la nota – quanto questo sia
esercizio di critica ancorche´ infondata o volonta´ diffamatoria saranno proprio i giudici a stabilirlo´´. (ansa)

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