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Libertà di stampa: Filippine, strage di giornalisti e politici da parte di miliziani in vista delle elezioni

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Manila, 23 nov 2009 – Imbavagliati, sequestrati e decapitati. L´orrore e la violenza contro i giornalisti va in scena a Mindanao, nelle Filippine, dove ventuno persone sono state uccise da un gruppo armato. La strage, scoperta dall´esercito che si era messo sulle tracce di un centinaio di miliziani che avevano assaltato una folla di sostenitori di un esponente politico locale e rapito una quarantina di persone, avviene in vista delle prossime elezioni amministrative e politiche, previste nel 2010 e a pochi giorni dall´apertura delle iscrizioni dei candidati nelle liste elettorali. Tra i cadaveri c´e´ anche quello della moglie di Esmael Mangudadatu, il cui nome la donna si apprestava a far registrare nelle liste per la competizione alla carica di governatore provinciale di Maguindanao. La cosa non era stata molto gradita dal governatore in carica, Andal Ampatuan, che mantiene sempre pronto all´occasione un esercito privato. Non vi sono indizi che sia stato lui a ordinare direttamente il sequestro e la strage, ma il portavoce della delle Forze armate filippine, il tenente colonnello Romeo Brawner, ha collegato il massacro alla “faida politica” tra i due clan. ´E´ a questo che stiamo prestando attenzione, al rapimento dei membri della famiglia Mangudadatu da parte degli Ampatuan´. L´esercito e´ alla ricerca di altri cadaveri. Stando alla professione di piu´ della meta´ degli uccisi nel massacro di oggi, questo sembra aver avuto come obiettivo principale l´intimidazione nei confronti della stampa. I militari hanno recuperato i corpi di almeno dodici giornalisti: “Qui regna una cultura dell´impunita´”, ha esclamato il presidente dell´associazione nazionale della stampa, Benny Antiporda. L´ufficio del presidente delle Filippine, Gloria Arroyo, ha fatto sapere che i responsabili saranno puniti: “Si tratta di un massacro di civili senza pari nella storia recente”. (agi)————————————————————————FNSI, ´DOLORE E RACCAPRICCIO´ STRAGE FILIPPINE———————————————————-´´Una orribile strage si e´ consumata a Mindanao, nelle Filippine, contro cittadini inermi e giornalisti. Da quanto risulta, da notizie, ancora incerte e frammentarie, oltre quarantacinque sarebbero le vittime di un
sequestro politico finito nel sangue. Tra loro donne, bambini ed anche una dozzina di giornalisti che stavano seguendo i sostenitori di esponenti politici locali in vista delle elezioni amministrative e politiche che si svolgeranno nei primi mesi del prossimo anno´´. Lo sottolinea la Fnsi, spiegando che si tratta di ´´un eccidio raccapricciante, che vede ancora una volta colleghi vittime della violenza cieca e terrorista e che senza
ombra di dubbio, se le notizie saranno confermate, sarebbe la piu´ grande strage di cronisti nella storia del giornalismo mondiale´´. ´´La Fnsi, nell´esprimere il proprio dolore ed orrore per questa insensata strage, ha inviato all´ambasciatore delle Filippine a Roma una richiesta di informazioni sull´episodio – conclude il sindacato dei giornalisti – ed ha chiesto alla Federazione Internazionale dei giornalisti (Ifj) l´attivazione
dei canali di solidarieta´ per assistere le famiglie delle vittime ed il loro Sindacato professionale´´. (ansa)

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