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Libertà di stampa: Isf, nelle Filippine il più grande massacro di giornalisti della storia

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Firenze, 24 nov 2009 – ´´L´assassinio di diciassette giornalisti nel massacro compiuto a Mindanao dalle bande armate del governatore locale che ha fatto contare finora 46 cadaveri, non rappresenta solo il piu´ grande massacro di giornalisti mai avvenuto nella storia, conferma le Filippine come uno dei Paesi piu´ sanguinari del mondo per chi esercita questa professione´´. Lo afferma l´Esecutivo di Information Safety and Freedom,l´associazione per la liberta´ di stampa nel mondo, in una nota. ´´Fino ad oggi erano gia´ 41 i giornalisti uccisi nelle Filippine solo a partire dal 2004 – prosegue la nota di ISF. Il massacro di Mindanao fa balzare il conteggio a 58, collocando cosi´ il Paese al vertice della classifica della pericolosita´ per i reporter. Queste cifre rappresentano un pesante capo di accusa nei confronti del presidente Gloria Arroyo che gestisce
ormai un sistema solo formalmente democratico, ma in realta´ in balia di bande armate legate ai notabili locali che agiscono in regime di totale impunita´ e con gravi compromissioni del governo´´. ´´Qui regna una cultura dell´impunita´´, dichiara il presidente dell´Associazione Nazionale dei Giornalisti Filippini Benny Antiporda. ´´E infatti nessuno degli omicidi di colleghi avvenuto in questi anni ha mai visto condannati gli esecutori – commenta ancora l´Esecutivo di ISF -. Dal momento dell´arrivo al potere di Gloria Arroyo le organizzazione umanitarie hanno
contato circa ottocento delitti politici rimasti tutti impuniti.
L´Associazione dei Giornalisti denuncia che le aggressioni nei confronti dei reporter sono sempre piu´ violente e sfrontate e che ai delitti seguono minacce di morte nelle redazioni colpite´´. (ansa)

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