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Crisi editoria: Usa, il "Washington Post" chiude le redazioni locali per ridurre i costi

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Washington, 25 nov 2009 – Il Washington Post suona la ritirata. Incalzato dalla crisi dell’editoria e dal calo della pubblicità (nei primi tre trimestri dell´anno ha perso oltre 166 milioni di dollari), il quotidiano chiuderà entro fine dicembre i suoi ultimi uffici sparsi sul suolo americano: Los Angeles, Chicago e New York. La decisione, dettata dalla necessità di ridurre i costi, è stata spiegata dallo stesso direttore Marcus Brauchli: «In un momento di risorse limitate e di aumento della concorrenza è necessario concentrare la potenza di fuoco nella nostra missione centrale: la copertura della capitale e delle notizie, le tendenze e le idee che danno forma alla politica di questo paese». Il direttore ha quindi rassicurato i giornalisti: «Possiamo efficacemente coprire il resto del paese mandando se necessario inviati da Washington».Una mossa inaspettata anche perché la concorrenza, New York Times e Wall Street Journal, hanno recentemente annunciato di puntare a fare concorrenza ai giornali locali potenziare la copertura di alcune città come San Francisco e Chicago. Per il Washington Post, che ha avuto il momento di massimo prestigio con lo scandalo Watergate che portò alla caduta di Richard Nixon, la decisione si tradurrà nel richiamare nella sede di Washington i sei giornalisti dislocati nei tre uffici che verranno chiusi. Resteranno invece aperti una decina di uffici di corrispondenza all’estero. Ma non c’è dubbio che la decisione ha un peso simbolico non indifferente. (corriere.it)

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