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Rai: Antonio Di Bella nuovo direttore di Raitre al posto di Ruffini. Gentiloni, una brutta pagina

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Milano, 25 nov 2009 – Antonio Di Bella prende il posto di Paolo Ruffini alla direzione di RaiTre. Lo ha deciso il Consiglio d´amministrazione di viale Mazzini con otto voti a favore e uno contrario. A opporsi è stato il consigliere Nino Rizzo Nervo secondo cui «l´avvicendamento di Ruffini non ha alcuna giustificazione aziendale». Molto duro il commento di Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Pd, che parla di «una brutta pagina per il servizio pubblico». Al contrario acque tranquille in casa Pdl: Giovanni Mottola della Vigilanza Rai dice che la nomina di Di Bella, proposta dal direttore generale Rai Mauro Masi, «è un´eccellente scelta».«SCELTA AZIENDALE» – Drastica è stata la presa di posizione del presidente Rai Paolo Garimberti all´ipotesi di pressioni politiche dall´esterno ventilata da Rizzo Nervo e Gentiloni: «Voglio essere il presidente di un´azienda normale, ecco perché considero questa una scelta totalmente aziendale. La rete ha bisogno di una nuova iniezione di energia per trovare nuovi stimoli sia intellettuali che operativi. Ho votato sì perché si tratta di una nomina largamente condivisa che soddisfa pienamente le quattro condizioni che avevo posto: condivisa, assicura pluralismo, è un professionista interno ed è stata individuata un´adeguata proposta di ricollocazione per il direttore sostituito». Dal canto suo Di Bella, che aveva assunto la direzione del Tg3 nel 2001, dice che «è un grande onore poter continuare il lavoro di Ruffini e del gruppo dirigente di RaiTre. Il mio impegno – assicura – è consolidare i risultati raggiunti per qualità e ascolti, garantire e sviluppare l´identità della rete». Ruffini ha affidato la propria amarezza a una nota: «C´è davvero poco da commentare. Ci sono cose che si commentano da sole. Per me parla il lavoro svolto ogni giorno dalla rete. Un lavoro che è stato ed è sotto gli occhi di tutti e che ha onorato il ruolo del servizio pubblico». «EPURAZIONE DALL´ESTERNO» – Nino Rizzo Nervo spiega di aver votato no «con profonda convinzione»: «Il 15 dicembre la terza rete compirà trent´anni e oggi il Cda ha dato il via alle celebrazioni cacciando il suo direttore. Non avrei mai immaginato che la richiesta di epurazione da mesi sollecitata dall´esterno potesse essere accolta con un solo voto contrario. È come se nel 2002 il Cda avesse approvato, con una maggioranza schiacciante, la cacciata di Enzo Biagi e di Michele Santoro». Per il consigliere «i risultati di qualità, di ascolti e di economicità di gestione raggiunti da Ruffini erano inattaccabili». Parla di pressioni anche Gentiloni del Pd: «Il vertice Rai ha dato esecuzione a un ordine esterno e così facendo ha mandato un messaggio chiaro all´azienda: qualità e ascolti valgono zero, il pluralismo autentico è una anomalia da combattere». LA CARRIERA – Di Bella, classe 1956, ha iniziato a collaborare con la redazione regionale Rai di Milano nel 1978. Da maggio 1991 è inviato del Tg3 a New York e a dicembre dello stesso anno torna alla redazione romana. Trasferito nuovamente a New York, rientra nel ´96 come responsabile della redazione giornalistica di Milano. Nel 1998 viene nominato condirettore della testata unificata, che raggruppa Tg3 e Tgr. Ad agosto 2001 ha assunto la la direzione del Tg3. (corriere.it)

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