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Politica, giornali & veleni: Feltri si ´pente´ su Boffo ´giornalista prestigioso e apprezzato, oggi sarebbe ancora alla guida di Avvenire

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Roma, 4 dic 2009 – ´´Boffo ha saputo aspettare, nonostante tutto quello che e´ stato detto e scritto, tenendo un atteggiamento sobrio e dignitoso che non puo´ che suscitare ammirazione´´. Lo dice Vittorio Feltri, rispondendo oggi su Il Giornale, il quotidiano da lui diretto, a una lettrice che gli chiede ´´perche´ una cosa cosi´ piccola sia diventata tanto grande al punto da procurare un fracasso mediatico superiore a quanto meritasse. Lei che ha accesso la miccia, che ne dice a distanza di tre mesi?´´. Dal fascicolo sottolinea Feltri ´´non risulta implicato in vicende omosessuali, tanto meno si parla di omosessuale attenzionato. Questa e´ la verita´. Oggi Boffo sarebbe ancora al vertice di Avvenire´´. ´´Personalmente – spiega Feltri – non mi sarei occupato di Dino Boffo, giornalista prestigioso e apprezzato, se non mi fosse stata consegnata da un informatore attendibile, direi insospettabile, la fotocopia del casellario giudiziario che recava la condanna del direttore a una contravvenzione per molestie telefoniche. Insieme, un secondo documento (una nota) che riassumeva le motivazioni della condanna. La ricostruzionedei fatti descritti nella nota, oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali´´. Il direttore de Il Giornale sottolinea poi che all´epoca, ´´un periodo di fuochi d´artificio sui presunti eccessi amorosi di Berlusconi´´, venne giudicato interessante il caso Boffo ´´per cercare di dimostrare che tutti noi faremmo meglio a non speculare sul privato degli altri, perche´ anche il nostro, se scandagliato, non risulta mai perfetto. Poteva finire qui´´. La cosa, ´´forse, sarebbe rimasta
piccina – continua Feltri – se Boffo, nel mezzo delle polemiche (facile a dirsi, adesso) invece di segretare il fascicolo, lo avesse reso pubblico, consentendo di verificare attraverso le carte che si trattava di una bagatella e non di uno scandalo´´. (ansa)

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