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Politica, giornali & veleni: sul caso Boffo i cattolici accusano Tg1 e Tg2, messa la sordina alle scuse di Feltri

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Roma, 5 dic 2009 – «Le scuse di Feltri nei confronti di Boffo sono senza dubbio tardive. Ma è ancor più grave che ieri, nelle edizioni serali, Tg1 e Tg2 abbiano del tutto messo la sordina alla vicenda». Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell´associazione di telespettatori cattolici Aiart. «Quando Feltri attaccò Boffo, i due tg della Rai maggiormente visti lanciarono la notizia nei titoli e vi dedicarono ampi servizi nella prima parte delle edizioni di massimo ascolto – continua Borgomeo – Ieri, di fronte al dietrofront di Feltri, in pratica nulla. Evidentemente – conclude – c´è l´intenzione di nascondere il clamoroso errore del direttore del Giornale». Avvenire: irresponsabilità della stampa. «Feltri si corregge su Boffo, ma la questione dell´irresponsabilità di stampa è più che mai sul tavolo»: con un titolo a tutta pagina – fatto quasi unico per “Avvenire”, testata che non grida mai le notizie – il quotidiano cattolico riferisce dell´ammissione del direttore del “Giornale” sugli «errori commessi nella campagna contro Boffo». Quello di Feltri, osserva in un editoriale il nuovo direttore di Avvenire Marco Tarquinio, «è un gesto che impressiona, interroga e fa rumore. Come tutti quelli che l´avevano preceduto, eppure in modo infinitamente migliore». Tuttavia, «un atto di riparazione dopo una smisurata operazione denigratoria è stato, in qualche modo, compiuto, ma un problema enorme resta aperto». «Oggi più che mai noi giornalisti – spiega – dobbiamo avere il coraggio di ammettere che il più lancinante dei problemi che attanagliano il mondo dell´informazione non è quello della libertà, ma quello della responsabilità». E se Boffo – rimarca Tarquinio – «ha potuto ricevere pubblica soddisfazione (domani capiremo fino a che punto) dal pubblico ripensamento di Feltri, chi non è altrettanto forte moralmente, chi è solo e disperato, chi non è conosciuto da tanti per ciò che davvero è, chi non è in condizione di ottenere (o anche solo aspirare a ottenere) riparazione nel sommario «tribunale» dei mass media? È una domanda ancora senza accenno di risposta». (ilmessaggero.it)

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