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Editoria: Finanziaria, Tremonti ci ripensa e assicura i contributi ai giornali di partito. Fnsi, piu´ rigore

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Roma, 9 dic 2009 – I giornali di partito sono salvi. Il ministro del Tesoro Giulio Tremonti fa un passo indietro e assicura che i contributi statali destinati a testate come L´Unita´, il Secolo d´Italia e la Padania, messi in discussione dalla Finanziaria, non verranno toccati. La novit… arriva grazie alla mediazione del presidente della Camera Gianfranco Fini che, stamane, ha chiamato Tremonti ´in diretta´ durante un incontro con i direttori del Secolo d´Italia Flavia Perina, dell´Unita´ Concita De Gregorio, di Europa Stefano Menichini e di Liberazione Dino Greco. ´´Tremonti – ha poi spiegato Menichini in una conferenza stampa alla Camera organizzata dalla Fnsi – ha assicurato che interverra´ per via legislativa: nel decreto ´Milleproroghe´ difine anno o nel decreto Sviluppo che verra´ emanato ai primi di
gennaio´´. La Finanziaria conferma quindi i finanziamenti come
in passato ma, mentre prima erano assegnati in base a diritti
soggettivi delle testate, nel 2010 verranno concessi dal
ministero. Il problema, osservano pero´ De Gregorio e Greco, e´
che ´´molte testate stanno affrontando ristrutturazioni e
consolidamento dei debiti, e le banche non presteranno loro piu´
denaro se il finanziamento pubblico non nasce piu´ da un diritto
soggettivo proprio, ma da una concessione del ministero´´. ´´Siamo contenti che Tremonti abbia scoperto di non essere
d´accordo con quello che aveva deciso – dice il presidente della
Fnsi Roberto Natale -. La parola ´rigore´ non la regaliamo a
nessuno. Sono anni che denunciamo che le regole vigenti mettono
insieme giornali di partito veri e inventati, testate vere e
finte´´, aggiunge Natale, che a Tremonti chiede una ´´sede
immediata per fare questo lavoro di ´pulizia´´´, e annuncia per
il 12 gennaio una ´´chiamata a discutere con tutti i soggetti
politici, sociali e culturali favorevoli a questa battaglia´´.
Anche Concita De Gregorio, pur prendendo atto ´´dell´impegno
formale di Fini e Tremonti´´, chiede che si faccia ´´pulizia´´,
visto che nell´elenco ci sono testate ´´di cui non abbiamo mai
sentito parlare. Poi – aggiunge – si puo´ andare a deliberare in
sede di Finanziaria. L´importante comunque e´ non lasciare il
cerino al governo´´. Il capogruppo del Pd in Commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta, annuncia che nella relazione di minoranza alla Finanziaria il Pd chiedera´ al governo di ´´porre subito rimedio alla questione dell´editoria senza rinvii´´. Per il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri, la questione ´´e´ ormai risolta. Gli impegni gia´ presi al Senato saranno rispettati nelle misure individuate dal governo´´. E mentre il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto chiede un intervento del governo con il provvedimento di fine anno, ´´cosi´ come e´ stato assicurato´´, il vicepresidente dei deputati Idv Antonio Borghesi invita a ´´rivedere quella parte della normativa che destina le risorse in maniera irrazionale, distribuendo i soldi pubblici a pioggia senza un minimo di discernimento´´. Secco il commento di Claudio Fava (Sl): ´´Al governo Berlusconi piacciono solo i giornali allineati o quelli imbavagliati´´. ´´Ben venga il ripensamento annunciato, ma deve essere attuato senza furbizie o ritardi che provocherebbero danni gravissimi´´, sottolinea il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni. Mentre Antonio Padellaro, direttore de Il Fatto Quotidiano ed ex direttore dell´Unita´, dice: ´´Il governo deve mantenere il finanziamento, magari con verifiche puntuali sulle vendite, alle cosiddette testate storiche e fare un´indagine di tipo penale sui giornali o presunti tali che hanno preso soldi indebitamente´´. (ansa)——————————————————————————————————————————
A usufruire dei contributi statali per
l´editoria sono giornali noti come Libero, l´Unit…, Avvenire,
Famiglia Cristiana. Ma ci sono anche testate come Cavalli e
Corse, Il Globo, Denaro e America Oggi, che hanno avuto lo
stesso contributo, 2 milioni 530 mila euro, di Il Riformista,
Avanti! e Rinascita.
Dai dati relativi ai contributi nel 2008 (riferiti al 2007),
risulta che il piu´ alto contributo Š stato attribuito a Libero:
7 milioni 794 mila euro. Segue L´Unit…, con 6 milioni 377 mila,
Avvenire (6.174 mila), Italia Oggi (5 milioni 263 mila), il
Manifesto (4 milioni 352 mila), la Padania (4 milioni 028 mila)
e Liberazione (3 milioni 947 mila). Il quotidiano della Cisl,
´Conquiste del Lavoro´, ha ottenuto 3 milioni 346 mila, piu´ del
Secolo d´Italia (2.959 mila). Scorrendo la lista delle testate,
si scopre che giornali come Motocross, Trenta giorni nella
Chiesa e nel mondo, ´Modus vivendi Scienza Natura e Stili di
Vita´ hanno ottenuto 506 mila 660 euro, ma c´e´ anche Minerva,
con oltre 236 mila euro e Mare e Monti, con oltre 103 mila.
Il Granchio, settimanale d´informazione di Anzio e Nettuno,
ha percepito oltre 88 mila euro, molto meno del Notiziario
Spazio Rurale, 398 mila 667 euro, e di Zainet Lab (che fa capo
alla Mandragola Editrice societ… cooperativa di giornalisti),
che ha avuto fondi pari a 503 mila 307 euro, e Sole delle Alpi –
Il Canavese, 438 mila euro.
In fondo alla classifica troviamo una moltitudine di testate:
da L´Amico del Popolo, con 207 mila 880 euro, a Quaderni di
Milano (312 mila); da Rho Settegiorni (238 mila 454) a Sprint e
Sport (194 mila 462). E ancora: L´Araldo Lomellino (ente per le
opere di religione e di culto della diocesi di Vigevano) 35 mila
540 euro, L´Appennino Camerte (41 mila 820 euro), l´Ancora (84
mila); Azione Benevento (235 mila 600 euro), il Corriere di
Saluzzo (147 mila 928). La Gazzetta della Martesana ha avuto 145
mila 451 mila euro, a Car Audio & Fm 290 mila 400 euro e l´Eco
del Chisone 294 mila 500 euro. Famiglia Cristiana (312 mila
euro) Š poco sopra al Giornalino (306 mila).
Nella lista compaiono anche testate come il Nuovo
Rinascimento, legato all´istituto buddista italiano, che ha
avuto 105 mila 730 mila euro; L´Ortobene (78 mila euro), il
Messaggero dei Ragazzi (71 mila 620 euro), Ti saluto Fratello
(56 mila euro). A pari merito, con 66 mila euro, il Messaggero
di S. Antonio e il Messaggio del Cuore di Gesu´. Mentre a Il
Monte Rosa sono andati poco piu´ di 8 mila euro. Ma il pi—
´povero´ e´ il Ponte di Firenze, 3 mila 265 euro.

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