Atene, 17 dic 2009 – Migliaia di lavoratori si sono mobilitati oggi per uno sciopero nazionale convocato dai sindacati comunisti e dalla sinistra radicale contro le misure anticrisi annunciate dal premier socialista Giorgio Papandreou. Alla protesta, convocata dal sindacato comunista Pame, non aderiscono le due principali centrali sindacali Gsee e Adedy, riducendo assai l´impatto della protesta, cui pero´ si sono
sommati giornalisti, che coniugano richieste di categoria alla protesta contro il piano di austerita´ del governo, e medici ospedalieri. Sono inoltre previste manifestazioni in tutto il paese, che bloccheranno parzialmente il traffico nelle
principali citta´. La protesta dei giornalisti, che scioperano pur senza unirsi alle manifestazioni organizzate dai comunisti, ha causato oggi un blackout informativo, lasciando il paese senza radio, tv, giornali online e l´agenzia di stampa Ana, mentre domani non usciranno i quotidiani nazionali. La protesta avviene in un momento molto difficile sul piano economico, con un nuovo declassamento del debito da parte di Standard & Poor. La Gsee, vicina ai socialisti, ha rivolto una appello ai suoi membri a non aderire alla protesta odierna. L´appello ha provocato la dura risposta del Partito comunista (Kke) che l´ha definita ´´un sindacato di datori di lavoro e crumiri´´. (ansa)
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