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Etica & professione: rapporto Carta di Roma sugli immigrati, i media speculano ancora su paura e insicurezza

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Roma, 18 dic 2009 – Una ´gigantografia in nero´. Un´immagine statica e apparentemente immutabile, dai toni prevalentemente scuri, a coprire qualsiasi gamma intermedia, a spegnere qualsiasi possibilita´ di luce. Cosi´ i media italiani
fotografano il fenomeno dell´immigrazione e della presenza straniera nel nostro Paese secondo i risultati della Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media, presentata oggi a Roma. L´indagine, che e´ il primo prodotto dell´attivita´ dell´Osservatorio della Carta di Roma, il protocollo deontologico varato nel 2008 dall´Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa italiana d´intesa con l´Unhcr, l´Alto commissariato Onu per i rifugiati, ha riguardato le edizioni serali dei sette Tg nazionali (Rai, Mediaset e La7) e un campione di sei
quotidiani (Corriere della Sera, La Repubblica, l´Unita´, Il Giornale, Avvenire e Metro). Dal monitoraggio di questi media, avvenuto nei primi sei mesi del 2008, e´ risultata un´immagine che i ricercatori definiscono schiacciata sulla dimensione dell´emergenza, della sicurezza e di una visione ´naturalmente´ problematica del fenomeno. La stampa in Italia, per Laura Boldrini, portavoce dell´Unhcr in Italia, “si e´ appiattita su un´equazione: immigrazione uguale minaccia alla sicurezza,
oscurando tutto il resto. Questo e´ un campanello di allarme, e la ricerca e´ anche utile nelle redazioni per rilanciare un dibattito su questo tema”. I
l presidente della Fnsi, Roberto Natale, ricorda “le ore terribili dell´informazione italiana”, successive alla Strage di Erba del 2006, “quando tutti erano partiti alla caccia del tunisino
Azouz Marzouk”, salvo poi scoprire che i colpevoli erano altri. E´ da quel “conformismo colpevolitsa”, spiega, che e´ nato il percorso che ha portato alla Carta di Roma, la cui esigenza, da allora, “non e´ venuta meno”.

      Eppure, continua Natale, “sui temi dell´immigrazione non tutte
le responsabilita´ sono dei giornalisti”, perche´, aggiunge, “c´e´ una
parte della politica che specula sulla paura, anche se questo non puo´
essere un alibi per non ragionare sulle nostre responsabilita´”.
L´immigrazione, si legge nella ricerca, viene raramente trattata come
tema da approfondire e quando cio´ avviene, questa e´ comunque
accomunata alla dimensione della criminalita´ e della sicurezza.

      Su un totale di 5.684 servizi di telegiornale andati in onda nel
periodo di rilevazione, solo 26 affrontano l´immigrazione senza
contemporaneamente legarla a un fatto di cronaca o al tema della
sicurezza. La cronaca nera o giudiziaria, quindi, come lente preferita
dall´informazione per dare visibilita´ alla presenza straniera in
Italia. Al punto che nei Tg il livello raggiunge il 58,7% delle
notizie dedicate all´immigrazione e nei quotidiani si attesta al
52,8%. (adnkronos.it)

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