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L´assemblea de Il Riformista:
"Travaglio deve rispettare
il nostro lavoro"

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L´assemblea di Redazione del Riformista si è riunita ieri per condannare la campagna denigratoria che Marco Travaglio sta portando sul Fatto quotidiano contro Il Riformista e la sua redazione. Augurare, come fa Travaglio, che un giornale chiuda, è come augurarsi che una persona muoia, perché i giornalisti vivono del lavoro che svolgono ogni giorno. Tutto questo è molto triste. Sconcerta che l´attacco al pluralismo e alla libertà di informazione, gravissimo di per sé, arrivi da un collega; per di più, da un collega che si considera campione di quella stessa libertà d´informazione e di quel pluralismo che è oggi minacciato dai tagli al finanziamento pubblico ai giornali. Travaglio si arroga il diritto di decidere quale giornale meriti gli aiuti di Stato e quali no. Tra questi ultimi, mette il Riformista. La cui redazione rivendica orgogliosamente il lavoro che svolge da sette anni, contribuendo al dibattito italiano politico, culturale e informativo. Con il lavoro quotidiano dei suoi redattori e la fedeltà della comunità dei suoi lettori è stato riesumato, dopo decenni di oblio, e rilanciato nel panorama politico italiano, il termine riformista e la cultura democratica che ne deriva.
L´assemblea di Redazione del Riformista

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