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Liberta´ di stampa: Iran, non si ferma la protesta nella citta´ di Montazeri. Arrestate cinquanta persone tra cui quattro giornalisti

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Teheran, 23 dic 2009 – L´opposizione iraniana e´ tornata oggi a sfidare il governo a Isfahan, nell´Iran centrale, e nella vicina Najafabad, cittadina natale del Grande ayatollah dissidente Hossein Ali Montazeri morto domenica scorsa, dove, secondo quanto riferiscono i siti dell´opposizione, e´ stata attaccata dalle forze di sicurezza.
   Sei mesi dopo la contestata rielezione del presidente Mahmud
Ahmadinejad e due giorni dopo aver conquistato la piazza nella
citta´ santa sciita di Qom in occasione dei funerali del
riverito religioso che fu vice del padre della Repubblica
islamica Ruhollah Khomeini, il movimento di protesta ha mostrato
la sua forza e ampiezza in occasione della tradizionale
commemorazione sciita al terzo giorno dalla morte – le altre
sono al settimo e al 40.mo giorno dal decesso.
   Violando il black-out informativo imposto dal regime, alcuni
siti riformatori e diversi blogger su Twitter, la cui
attendibilita´ e´ tutta da verificare, hanno parlato di scontri
con agenti in borghese e in divisa, che hanno fatto uso di
lacrimogeni e di gas irritante per disperdere gli oppositori,
che si erano dati convegno per una cerimonia nella moschea di
Isfahan e a Najafabad, a pochi chilometri di distanza.  Le
strade, dicono i siti, erano state bloccate sin dalla notte
dalle forze di sicurezza. E mentre i siti gia´ diffondevano
notizie di scontri con feriti, iniziati di buon ora a Isfahan,
il capo della polizia iraniana, Esmail Ahmadi-Moqadam, citato
dalla Fars, ha lanciato un ammonimento all´opposizione,
diffidandola dal riprovare a trasformare la commemorazione in
una nuova occasione di protesta: ´´Ponete fine alle
manifestazioni o ci sara´ un confronto durissimo´´, ha
minacciato. ´´Raccomandiamo a questo movimento di porre fine
alle proprie attivita´. Altrimenti, quelli che violeranno
quest´ordine verranno affrontati duramente, in base della
legge´´, ha aggiunto.
   Una durezza confermata dai siti riformatori: il sito Jaras
scrive che ´´molte persone sono state ferite e molte altre
arrestate´´. Secondo il sito Parlemmanews, le persone fermate
dalla polizia a Isfahan, la citta´ dove Montazeri compi´ i suoi
studi, sono almeno 50, fra le quali quattro giornalisti.
   Lo stesso sito afferma che agenti in borghese hanno usato gas
irritanti contro un religioso, tale Adib, definito un
sostenitore del leader dell´opposizione, Mir Hossein Mussavi.
   Secondo il sito Rahesabz, le forze di sicurezza hanno
circondato la moschea di Isfahan per impedire l´accesso alla
gente. ´´I partecipanti alla commemorazione di Montazeri –
scrive Rahesabz – hanno gridato slogan contro le alte
autorita´´´, mentre le forze dell´ordine, aggiunge, hanno
risposto ´´picchiando i dimostranti, compresi donne e bambini,
usando manganelli, catene e pietre´´. Secondo Jaras, a Isfahan
e´ stata circondata la casa dell´ayatollah riformista Jalaleddin
Taheri, che e´ stato fra coloro che ha sollecitato la
partecipazione alla commemorazione di Montazeri, che riferisce
di non aver potuto recarsi alla cerimonia. Lo stesso sito
riferisce anche che alcuni automobilisti hanno fatto sentire la
loro protesta suonando a distesa i clacson contro i blocchi del
traffico. Parlemmanews ha dato anche voce all´ex presidente
riformista Mohammed Khatami, che ha condannato la violenza:
´´L´Imam Khomeini – ha scritto Khatami – credeva che la
Repubblica islamica si reggesse su due pilastri: la liberta´ e
l´indipendenza. Se questi pilastri si indeboliscono, allora
avremo di nuovo la tirannide´´.
   Le notizie degli scontri e degli arresti sono state smentite
dall´agenzia ufficiale Irna che cita il capo della polizia di
Isfahan: ´´E´ propaganda dei mezzi di informazione stranieri´´,
ha detto, secondo l´agenzia, che invece da´ conto del fatto che
Qom e´ stata teatro per il secondo giorno consecutivo di una
manifestazione filo-governativa per protestare contro quelli che
vengono definiti gli ´´insulti contro gli alti dignitari
religiosi´´ scanditi dai sostenitori del defunto Montazeri nel
funerale del grande ayatollah riformista. (ansa)

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