Cerca
Close this search box.

Terremoto Haiti: in fuga presunto killer del reporter italiano Fantoli

Condividi questo articolo:

Port au Prince, 16 gen 2010 – Dall´inferno di Haiti, stravolta dal sisma, spuntano storie di umanita´ tra le piu´ disparate. Una di queste e´ quelle che Natacha Augustin ha raccontato all´Ansa: suo fratello Aurelein, arrestato con l´accusa di essere uno dei killer del giornalista italiano Francesco Fantoli, ucciso ad Haiti il 6 dicembre scorso, potrebbe essere tra le migliaia di detenuti evasi dal penitenziario di Port-au-Prince crollato per il terremoto. “Lo abbiamo sentito il giorno prima del terremoto ed era rinchiuso nel penitenziario di Port-au-Prince che e´ crollato”, ha detto Natacha. Fonti da Haiti confermano che il giovane “potrebbe essere riuscito a salvarsi”. Natacha, che risiede stabilmente a Roma da diversi anni, e´ stata in passato la fidanzata del giornalista ucciso: le loro vite si sono separate tempo fa, quando Francesco decise di tornare ad Haiti per fare il free lance ed il commentatore sportivo per la televisione nazionale. “Una persona eccezionale perche´ quello che guadagnava lo impegnava in opere di bene per i bambini, che ha aiutato molto la mia famiglia”, spiega la donna, certa dell´innocenza del fratello e di quella dello zio Jean Robert Eustache, anch´egli arrestato per l´omicidio. Fantoli, documentarista conosciuto in America Centrale, aveva ricevuto lo scorso anno un premio delle Nazioni Unite per un video su Haiti. La sua morte ha destato anche il cordoglio del capitano della Roma, Francesco Totti, che gli ha dedicato un pensiero sul suo sito web: “Era una bravissima persona. Vestiva sempre la mia maglia quando commentava le partite di campionato per una televisione locale”. Natacha Augustin e´ assolutamente certa che il fratello non abbia nulla a che fare con l´omicidio: “Avevano avviato una attivita´ insieme con Checco (il diminutivo di Francesco, ndr) un piano bar. E dividevano la casa. E´ sicuramente innocente, lo hanno messo in mezzo i veri responsabili”. Da quando Aurelien, 25 anni, e´ stato arrestato le autorita´ giudiziarie “non lo hanno ancora formalmente accusato, ne´ ascoltato”, conclude Natacha. Gli amici italiani di Francesco ricordano un episodio particolare: e´ stato proprio il giornalista a recuperare il giovane Aurelien tra i cadaveri di un obitorio della Repubblica Dominicana in cui medici distratti lo avevano lasciato dopo un incidente stradale, salvandogli la vita. (ansa)

Il network