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Il procuratore Grasso ha inaugurato
il corso di Stampa Romana
"Le mafie del terzo millennio"

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Una “lectio magitralis” del procuratone nazionale antimafia Pietro Grasso ha inaugurato venerdì scorso il corso di aggiornamento dell´Associazione Stampa Romana “Le mafie del terzo millennio”, con la direzione didattic di Francesco La Licata. Organizzato in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Investigativa Nazionale Antimafia, il corso si triene il venerdì pomeriggio e il sabato mattina nella sala “Paola Angelici” al primo piano di piazza della Torretta 36, sede della Asr. Oltre duecento ore di incontri e seminari con i protagonisti della lotta alle mafie e dell´informazione. Storici, magistrati, forze dell´Ordine, giornalisti della carta stampata e radiotelevisivi, esponenti della associazioni della società civile che si battono contro il crimine organizzato.Sempre venerdì, ma in mattinata, presso la Villa Comunale di Frosinone (Via Marco Tullio Cicerone), il procuratore Grasso e il segretario dell´Asr, Paolo Butturini, hanno incontrato le scolaresche e rappresentati delle autorità per un dibattito sul tema “Mafia e legalità”. L´iniziativa, organizzata in collaborazione con Tommaso Polidoro, presidente dell´Agilam (Associazione giornalisti del Lazi meridionale), fa parte di una serie di incontri con scuole e le associazioni locali che l´Asr ha affiancato al corso. L´obiettivo è quello di contribuire alla diffusione della cultura dell´informazione e della legalità.
“Il nostro dipartimento Formazione, diretto da Vittorio Di Trapani – spiega il segretario dell´Asr Paolo Butturini – è da tempo impegnato a ideare e organizzare corsi che, toccando temi come la cronaca giudiziaria, la Comunità Europea, lo sport e ora le mafie vecchie e nuove, siano di supporto ai colleghi nella loro attività professionale. Siamo coscienti che le profonde trasformazioni che stanno mutando radicalmente il mondo dell´editoria e della comunicazione, chiedono ai giornalisti di accettare la sfida dell´aggiornamento permanente. Il nostro obiettivo – conclude Butturini – è anche quello di sperimentare modelli formativi che concorrano alla creazione di standard di eccellenza. Ringrazio il procuratore Grasso, la Dna e la Dia e tutti quelli che ci hanno aiutato a mettere in piedi questo corso che ha già incontrato il favore dei colleghi che si sono iscritti esaurendo i posti disponibili in brevissimo tempo”.

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