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Libertà di stampa: accesso dei politici ai media, il Consiglio d´Europa promuove l´Italia

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Strasburgo, 27 gen 2010 – L´Italia esce dalla lista nera dei paesi che non garantiscono un equo e giusto accesso ai media di tutti i partiti politici e i candidati prima delle elezioni. Nella versione originale del rapporto sulla liberta´ di stampa redatto dal parlamentare britannico Andrew McIntosh e votato questo pomeriggio dall´Assemblea parlamentare del Consiglio d´Europa (Apce) l´Italia faceva parte del gruppo assieme ad Armenia, Azerbaigian, Russia e Turchia. Ma grazie a un emendamento presentato da 5 parlamentari italiani, appoggiato dallo stesso McIntosh, e passato con 48 voti a favore, 22 contrari e 8 astenuti, il Bel Paese e uscito dalla lista. Contro questa decisione si e´ espressa la parlamentare italiana Federica Mongherini, la quale, nel suo intervento, ha ricordato comunque come l´Italia sia l´unico Paese tra quelli Ue nel quale in 40 anni sono stati uccisi undici giornalisti: nove per mafia e due per terrorismo. E dove oltre duecento giornalisti , negli ultimi due anni, hanno ricevuto minacce e intimidazioni. Nel rapporto del´Apce si chiede pero´ alla commissione di Venezia di verificare se l´Italia abbia introdotto le necessarie misure per rendere compatibili con gli standard europei in campo di liberta´ di espressione e pluralismo dei media le leggi Frattini (sul conflitto di interessi) e la Gasparri (riordinamento sistema televisivo). Mikls Haraszti, rappresentante dell´Osce per la liberta´ dei media, nella conferenza stampa che ha preceduto il suo intervento in aula ha definito tale richiesta ´´un´ottima idea´´ visto che la legge Gasparri, ´´una magnifica legge, rischia di causare la crescita´´ del duopolio Rai Mediaset. Ma lo stesso Haraszti ha sottolineato per due volte che l´Italia e´ un paese dove e´ garantito il pluralismo nei media e che il paese e´ ´´ben equipaggiato per rimediare alle proprie anomalie´´. (ansa)

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