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Libertà di stampa: Cambogia, giro di vite contro i siti web

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Phnom Penh, 4 feb 2010 – In Cambogia le autorità hanno deciso di dare battaglia ai siti web che ritraggono immagini ´osé´ di donne Khmer o che contengono materiale ritenuto contrario ai valori nazionali. Ogni due mesi, ha spiegato il sottosegretario del ministero delle Poste e Telecomunicazioni Ros Sorakha, la Commissione per la morale deciderà se bandire o meno i siti web posti in esame. E la Commissione, ha sottolineato la Sorakha alla presenza di rappresentanti di service provider locali e compagnie telefoniche, avrà pieni poteri decisionali. ´´Con un maggiore accesso alle nuove tecnologie, i giovani cambogiani possono assumere comportamenti lontani dai propri valori e dalle proprie tradizioni. Possono accedere a pagine di siti pornografici attraverso Internet´´, ha detto il sottosegretario. La Soraka ha inoltre ricordato azioni simili promosse dal governo cambogiano, come il divieto di pubblicazione per giornali e riviste contenenti immagini pornografiche o di donne ´senza veli´. I provvedimenti, però, rischiano di sconfinare verso una censura incontrollata da parte delle autorità, in un Paese dove i media non godono ancora di piena autonomia e libertà di espressione. L´eventuale chiusura di siti web con contenuti pornografici non rappresenta un problema per Oum Sarith, presidente dell´Associazione per la tutela dei giornalisti. ´´Non è a rischio la libertà d´informazione o di stampa perché tali siti non sono positivi per la società Khmer´´, ha commentato Sarith. (adnkronos/aki)

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