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Editoria: Milleproroghe, Fnsi chiama giornalisti alla mobilitazione per il ripristino dei fondi

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Roma, 9 feb 2010 – ´´Giornalisti ancora in frontiera, domani, per sostenere il ripristino dei fondi all´editoria, per impedire la morte ´per decreto´ di alcune decine di giornali e la cancellazione di qualche migliaio di posti di lavoro´´. La Federazione nazionale della stampa annuncia cosi´ una ´´iniziativa pubblica domani mattina perche´ il Senato accolga le istanze, anche quelle che arrivano in maniera bipartisan dalle forze politiche, per evitare indiscriminati tagli di risorse´´. ´´Dalla commissione Affari Costituzionali – sottolinea la Fnsi in una nota – il Senato ha avuto un´indicazione chiara. I contributi all´editoria per i giornali di partito, per le cooperative e per le testate no profit non possono essere cancellati con un colpo di spugna da un giorno all´altro e vanno ripristinati avviando nel contempo un processo di riforma con indirizzi e tempi certi. Nel decreto milleproroghe, che l´aula di Palazzo Madama sara´ chiamata a votare domani, l´ordine del giorno bipartisan della commissione Affari Costituzionali non puo´ che trovare una coerente accoglienza. In caso contrario si infliggerebbe un colpo mortale all´editoria di idee, all´occupazione fatta da giornalisti, impiegati e poligrafici che, operando in realta´ non commerciali, gia´ soffrono condizioni di svantaggio ripagate solo dalla consapevolezza di poter essere soggetti reali del pluralismo di cui ha bisogno tutto il Paese´´. Per il sindacato dei giornalisti, ´´l´allarme per i tagli finanziari e´ grande ed e´ significativo che persino il sistema dell´editoria industriale rappresentato dalla Fieg abbia osservato quanto sia necessario rivedere in tempi ragionevoli i meccanismi di assegnazione dei contributi. Le attivita´ imprenditoriali, anche quelle no profit, hanno bisogno di programmazione e progettualita´, che va fatta sempre per tempo: per l´anno in corso questa attivita´ e´ gia´ in piena attuazione. Una modifica di regole e di contributi in questa condizione sarebbe un colpo non tollerabile. La Federazione nazionale della stampa, ricordando anche le osservazioni all´ipotesi del nuovo regolamento per l´editoria (con le proposte di rendere rigorosi i criteri di riparto dei contributi, prestando attenzione primaria all´occupazione qualificata), ha sempre osservato che la nuova disciplina deve essere massimamente condivisa, rispettosa delle garanzie per il pluralismo, applicata con la necessaria gradualita´ perche´ la transizione non determini ´´morti´´ improvvise di giornali e giornalisti senza colpe. Quella di domani per l´informazione e´ una giornata di mobilitazione che si sviluppera´ nel sostegno ad un´iniziativa pubblica sul ruolo e i diritti dei giornali di cooperative, di partito e no profit. I comitati di redazione delle testate di queste realta´ domani si mobiliteranno con la Fnsi e insieme con le altre parti sociali interessate, anche con una presenza diretta in occasione dell´esame del provvedimento e degli emendamenti e documenti in discussione al Senato´´. (ansa)

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