Cerca
Close this search box.

Libertà di stampa: Ipi, il 2009 anno più luttuoso del decennio

Condividi questo articolo:

Vienna, 11 feb 2010 – Nel corso del 2009, 110 giornalisti sono morti nel mondo nell´esercizio della loro professione in quello che per la categoria risulta essere l´anno piu´ luttuoso dell´ultimo decennio. E´ quanto annuncia nel suo rapporto annuale l´International Press Institute (Ipi), un organismo internazionale per la tutela degli operatori dei media e della liberta´ di stampa nel mondo. Nel solo mese di novembre, secondo l´Ipi, 30 giornalisti sono rimasti uccisi nel corso della campagna elettorale nel sud delle Filippine. Anthony Mills, l´autore del rapporto, sottolinea come negli ultimi 10 anni, all´ ´´enorme progresso tecnologico´´ del settore bisogna contrapporre ´´la barbarie´´ di operatori dell´informazione ´´deliberatamente uccisi mentre non facevano altro che esercitare la loro professione´´. I decennio appena trascorso ha evidenziato come nelle aree di conflitto come Iraq, Afghanistan e Pakistan i giornalisti siano stati presi di mira di proposito e come il fenomeno abbia prodotto di conseguenza una copertura mediatica ´´ridotta´´. Nel corso del 2009, il record dei giornalisti uccisi spetta alle Filippine con 38, seguite da Messico (11) e Somalia (9). All´Iran, dopo le proteste seguite alle elezioni presidenziali dello scorso giugno, spetta invece il primato dei giornalisti incarcerati, con un centinaio di reporter e blogger tratti in arresto per avere esercitato il loro diritto-dovere di cronaca. In Medio Oriente e Nord Africa, inoltre, secondo il rapporto le uccisioni e le vessazioni messe in atto contro i rappresentanti della stampa sono restate in massima parte ´´impunite´´. (ansa/afp)

Il network