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Libertà di stampa: vigilanza Rai & par condicio, Fnsi e Usigrai pronti allo sciopero

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Roma, 11 feb 2010 – Un incontro informale, in un clima sereno, ma sostanzialmente interlocutorio: i conduttori oggi hanno visto – insieme ai vertici della Fnsi e all´Usigrai – il presidente della Rai Paolo Garimberti. Giornata decisiva per capire meglio le sorti delle trasmissioni colpite dal regolamento sulla par condicio dovrebbe essere martedi´, giornata in cui si riunira´ nuovamente la commissione di Vigilanza per dare delle indicazioni di natura interpretativa. Lucia Annunziata, Andrea Vianello, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Giovanni Floris e anche Antonio Di Bella (assenti Santoro, Vespa e Paragone), hanno ascoltato Garimberti che, sostanzialmente, ha ribadito quanto gia´ detto oggi pomeriggio riguardo ai punti di criticita´ del regolamento: dai problemi di ordine giuridico a quelli inerenti l´autonomia dei giornalisti fino agli aspetti economici. Il ´danno´ non e´ stato calcolato ma – secondo quanto si apprende – dovrebbe ammontare almeno a tre milioni di euro di mancati introiti pubblicitari. La posizione dei conduttori e´ dunque di attesa anche se appare difficile snaturare i programmi di cui sono responsabili. Sul fronte sindacale, Franco Siddi, segretario della Fnsi, Roberto Natale, presidente, Carlo Verna, segretario dell´Usigrai ricordano che sono state attivate le procedure dello sciopero, in piu´ c´e´ la volonta´ di emettere ´video-comunicati´ sindacali e naturalmente ci sara´ una forte pressione affinche´ prevalgano i principi di autonomia del lavoro giornalistico e di liberta´ di stampa come garantito dall´articolo 21 della Carta Costituzionale………………………………………………………………………………………………….´´Dico subito che ci batteremo per andare in onda con tutte le nostre forze´´: e´ l´assicurazione che Michele Santoro da´ al pubblico di Annozero riguardo alla possibilita´ di uno stop forzato in seguito al regolamento sulla par condicio approvato dalla commissione di Vigilanza. ´´Ma – dice ancora Santoro aprendo la puntata dedicata proprio alla par condicio e all´ingerenza dei partiti nella vita pubblica – se le cose dovessero restare come sono, se cioe´ la commissione di Vigilanza dovesse confermare le sue decisioni, se Annozero, Ballaro´, in 1/2 ora e perfino il povero Paragone fossero costretti a non andare in onda, allora io vi prego di guardare la tv e di vedere cosa andra´ in onda al posto nostro cosi´ potrete farvi un´idea precisa di quello che intendono i partiti per buona televisione´´. ´´Nell´attesa di cotanta tv – prosegue il conduttore – vi voglio dare un piccolo assaggio di questa televisione del futuro. Cioe´ di quando finalmente il giornalismo purgato delle sue imperfezioni, delle sue parzialita´, delle sue faziosita´ mettera´ il potente alla sbarra ma con eleganza e lo costringera´ finalmente a dichiarare….´´. E a questo punto Santoro ha proposto alcune affermazioni di Berlusconi fatte alla presentazione del libro di Bruno Vespa riguardo al suo impegno di padre e nonno profuso soprattutto nei week-end. ´´E quando finalmente – chiosa Santoro – il potente sentira´ sulla sua faccia l´alito leggero del giornalista, la sua funzione di cane da guardia, quando non potra´ piu´ sfuggire alle sue domande, arrivera´ la domanda delle cento pistole, quello che lo inchioda, che lo costringe quasi a confessare´´. E viene mandato in onda un altro spezzone della stessa presentazione quando lo stesso Vespa chiede al premier: ´´Che rapporto ha con San Valentino?´´. (ansa)

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