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Libertà di stampa: minacce a Rosaria Capacchione del ´Mattino´, solidarietà anche dal ministro Alfano

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Roma, 12 feb 2010 – Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha espresso la vicinanza del governo alla giornalista de ´´Il Mattino´´ Rosaria Capacchione, minacciata ieri sera in pubblico dai familiari di un boss dei ´Casalesi´. ´´Le gravi minacce subite dalla giornalista de Il Mattino ci spronano a rispondere con piu´ determinazione e fermezza alla sfida lanciata della malavita organizzata. Gli apparati dello Stato non indietreggeranno davanti a vicende del genere´´, ha affermato Alfano. Alla Capacchione hanno espresso solidarieta´ politici di entrambi gli schieramenti, tra i quali il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che le ha telefonato, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, e il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. La giornalista era stata avvicinata ieri sera da alcuni familiari del boss latitante dei ´casalesi´ Antonio Iovine, che le hanno contestato il contenuto di alcuni articoli. L´episodio e´ avvenuto alla presentazione di un libro su Giuseppe Setola, ritenuto il capo del gruppo di fuoco del clan, in una nota libreria. Ad avvicinare la Capacchione, alla fine dell´incontro, sarebbero stati la moglie ed un cugino di Iovine. I due, con toni risentiti, avrebbero espresso il proprio dissenso su alcuni articoli che riguardavano un altro esponente della famiglia, Riccardo Iovine, 43 anni, medico incensurato, che fu arrestato dai carabinieri nell´ambito della stessa operazione che porto´ alla cattura del boss latitante Giuseppe Setola il 14 gennaio 2009 a Mignano Montelungo (Caserta). Nella libreria erano presenti numerosi esponenti delle forze dell´ordine, ed il magistrato Raffaele Cantone, che in passato ha condotto inchieste sui Casalesi. ´´Sono sconcertata, e´ un fatto che non capisco – ha commentato la giornalista – l´ uomo che mi si e´ avvicinato l´avro´ incontrato tante volte a Caserta, ma non mi ha mai detto niente. Mi chiedo perche´ sia venuto a Napoli a comprare il libro ed a contestare il contenuto di articoli che risalgono ad oltre un anno fa´´. Il Cdr del quotidiano ´Il Mattino´ parla di ´´ultima gravissima sfida lanciata dalla camorra alla collega Rosaria Capacchione, giornalista da sempre impegnata in prima linea contro i clan´´. ´´Preoccupa e inquieta l´eccezionalita´ di un gravissimo gesto intimidatorio dal forte ed evidente valore simbolico´´, aggiunge l´ organismo sindacale.——————————————————————-Rosaria Capacchione, la giornalista del Mattino che vive sotto scorta per gli articoli sui Casalesi, e´ stata avvicinata da alcuni familiari del boss superlatitante Antonio Iovine che hanno contestato il contenuto di alcuni suoi articoli sugli appartenenti al clan. Il fatto – secondo quanto riferisce il Mattino – e´ avvenuto ieri sera nell´affollata libreria Feltrinelli del quartiere Chiaia a Napoli in occasione della presentazione di un libro su Giuseppe Setola, capo del gruppo di fuoco dei Casalesi, scritto dalla giornalista del quotidiano, Daniela De Crescenzo, dal titolo ´´O cecato´. Ad avvicinarla un cugino di Iovine e della moglie, tutti e due di San Cipriano d´Aversa, nel Casertano. L´episodio e´ avvenuto alla fine della presentazione, quando l´uomo ha espresso alla Capacchione con toni risentiti tutto il dissenso per alcuni pezzi su un altro esponente della famiglia Iovine, Riccardo, arrestato dai carabinieri durante il blitz dell´anno scorso nel quale fu bloccato Setola. Nella sala c´erano molti esponenti delle forze dell´ordine, insieme con Raffaele Cantone, magistrato sotto scorta per le sue inchieste sui Casalesi……………………………………………………………… Il governo e le forze politiche facciano tutto il possibile per individuare i responsabili delle numerose, recenti minacce ai giornalisti: e´ la posizione della Federazione nazionale della stampa. ´´Desta grande preoccupazione – sottolinea la Fnsi in una nota – l´aumento di atti di intimidazione nei confronti dei giornalisti. Ai numerosi e preoccupanti episodi calabresi, che vanno dalle anonime minacce di morte all´incendio di auto di cronisti, al caso di Udine dove e´ stato recapitato ad un giornalista un proiettile si aggiunge il piu´ recente e sconcertante di Napoli dove la collega de Il Mattino, Rosaria Capacchione, da tempo sotto scorta, ha subito gravi e pesanti minacce da parte di clan camorristici nel corso di una pubblica manifestazione. Si tratta ormai di decine di casi sui quali alcuni parlamentari hanno rivolto una interrogazione al Ministero degli Interni. La situazione appare ormai non piu´ tollerabile´´. La Federazione della stampa, ´´che ha espresso la solidarieta´ a tutti i colleghi coinvolti, rinnova l´appello al ministro degli Interni ed a tutti gli organismi preposti alla sicurezza perche´ sia fatta piena luce su questi fatti e perche´ siano individuati i responsabili. Colpendo ed intimidendo l´informazione si colpisce e si mortifica la democrazia. Di questo il governo e le forze politiche tutte devono essere consapevoli. Anche a loro la Federazione della stampa chiede che siano messi in atto tutti i provvedimenti per ripristinare un clima di civile serenita´, che possa consentire il libero esercizio del lavoro giornalistico senza paure e condizionamenti´´. (ansa)

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