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Libertà di stampa: vigilanza Rai & par condicio, dietrofront della Rai su Bachelet dopo l´intervento del Quirinale

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Roma, 14 feb 2010 – Al deputato del Pd Giovanni Bachelet, cui le Br 30 anni fa uccisero il padre giurista mentre conversava all´Universita´ La Sapienza con l´assistente Rosy Bindi, piace pensare che la Rai non a caso abbia scelto la data per fare marcia indietro e trasmettere la puntata-ricordo della rubrica religiosa A Sua immagine bloccata ieri per la rigorosa applicazione della par condicio. ´´Il 20 febbraio e´ il compleanno di mio padre´´, dice Bachelet che questa mattina ha ricevuto una ´´telefonata di solidarieta´ dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano´´, il cui intervento, pare di capire, e´ stato decisivo con i vertici Rai per fare dietrofront dopo le polemiche di ieri. Napolitano, ha riferito all´Ansa Bachelet, avrebbe parlato con preoccupazione di un clima di barbarie e di rapporti incivili. Con Vittorio Bachelet vittima due volte. L´indignazione del presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli, che aveva parlato di ´´inspiegabile miopia´´ per aver confuso il ricordo del figlio Giovanni con l´intervento di un politico, evidentemente era stata accolta da Napolitano che appena venerdi´ aveva presieduto un convegno-ricordo dell´ex vicepresidente del Csm affollato di studenti e giuristi, ´´ma non di giornalisti´´, come sottolinea Giovanni Bachelet. Il deputato pensa che quello che lui chiama ´´il guaio´´ e ´´la papera Rai´´ abbiano paradossalmente colmato il silenzio nel ricordo del padre, rotto solo da alcune testate giornalistiche. ´´Tutto coopera nel bene per chi crede nella divina provvidenza´´. Raiuno ha applicato le regole della par condicio, si e´ difesa oggi la Rai, definendo la retromarcia un´eccezione alla legge essendo ´´una vicenda eccezionale la vicenda umana e storica della famiglia Bachelet´´. Ma il presidente della Rai Paolo Garimberti si e´ sentito di chiamare il figlio del giurista, con animo molto sollevato per come si era conclusa una vicenda che lo aveva trovato perplesso e di fronte alla quale era rimasto in silenzio per rispetto nei confronti di una decisione aziendale. Zavoli, parlando con l´ANSA, ha definito ´´positiva´´ la notizia della risposta della Rai ´´alle tante sollecitazioni intervenute sulla messa in onda dell´intervista a Giovanni Bachelet, tra cui a quanto pare, anche da parte del presidente della Repubblica´´. Soddisfatto soprattutto perche´ questa risposta ´´coincide con un´idea di rigore e buon senso che militano in favore di una ragione ragionevole, cioe´ della forma piu´ ricca di approssimazione nella ricerca dell´equita´. Al di la´ di ogni altra considerazione si sono incontrate delle volonta´ che mi stanno molto a cuore istituzionalmente e personalmente´´. Resta il nodo par condicio, con il caso Bachelet che sarebbe stato strumentalizzato apposta. La pensano cosi´ esponenti del Pd come Rosy Bindi e Vincenzo Vita. Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri definisce l´eccezione ´´un precedente evidente che manda in archivio la non compianta legge sulla par condicio: la legge non c´e´ piu´´´, dice Gasparri. ´´Comprendo la decisione della Rai su Bachelet e immagino le sollecitazioni istituzionali piovute per chiedere la violazione della legge´´, prosegue e il riferimento sembra essere all´intervento di Napolitano. ´´Solidarizzo con i dirigenti Rai oggetto di una pressione vistosa e proveniente da ogni tipo di livello´´. Il centrodestra vuole abolire la legge, ´´ma non trovera´ alcuna accondiscendenza´´, gli replica Vita. E intanto martedi´ c´e´ l´appuntamento in Vigilanza con i vertici Rai per il regolamento della par condicio.(ansa)

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