Roma, 1 marzo 2010 – ´´C´e´ un proseguimento, dobbiamo andare´´. Termina con queste parole pronunciate dal ministro Ignazio La Russa la conferenza stampa, senza domande, per la presentazione del ddl anticorruzione varato oggi dal Consiglio dei ministri, a palazzo Chigi. I ministri illustrano il disegno di legge, quindi si alzano e lasciano la sala, mentre i giornalisti protestano chiedendo di poter fare domande per avere dei chiarimenti sul provvedimento. Ma questo non e´ possibile, fanno capire i ministri. La Russa spiega che il governo deve continuare a lavorare, ´´anche se non si tratta di un proseguimento del consiglio dei ministri´´. ´´Come avviene sempre in questi casi – aggiunge- gli uffici dei ministeri dovranno aggiungere eventuali precisazioni tecniche´´ al provvedimento…………………………………………………………………………………………………………………. L´Associazione Stampa Parlamentare protesta, con una nota, per quanto accaduto oggi a Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei Ministri. ´´Dopo lunga attesa – si legge nel comunicato – i giornalisti presenti nella sala stampa non hanno potuto rivolgere domande ai ministri intervenuti per illustrare i provvedimenti adottati nella riunione del governo, appena terminata´´. ´´Fermo restando il diritto di tutti, e quindi anche di una personalita´ politica, di trasmettere le proprie comunicazioni alla stampa nelle forme e nei modi ritenuti piu´ opportuni, e´ tuttavia innegabile che quando si tratta di misure tecnicamente complesse la richiesta di chiarimenti e spiegazioni non solo e´ legittima – si sottolinea – ma e´ dovuta, se si vuol mettere la stampa in condizione di informare il piu´ correttamente possibile l´opinione pubblica´´. L´Asp ´´auspica che questi comportamenti, ormai tanto frequenti da costituire una prassi (comunicazioni senza domande), non si ripetano per non limitare il diritto dovere dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro e quello dei cittadini ad essere informati´´. (ansa)
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