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Libertà di stampa: Gaza, prolungata di 15 giorni detenzione del reporter inglese accusato di ´collaborazionismo´

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GAZA, 1 marzo 2010 – Detenzione prolungata per almeno 15 giorni per Paul Martin, il giornalista free-lance britannico arrestato il mese scorso nella Striscia di Gaza da Hamas perche´ accusato di rappresentare ´´una minaccia alla sicurezza´´ della fazione integralista palestinese al potere nell´enclave. La decisione e´ stata formalizzata oggi da un ´tribunale militare´ locale, secondo quanto confermato all´ANSA dall´avvocato difensore, Sharhabil al-Zaim. Martin era entrato spontaneamente in gennaio a Gaza per deporre in favore di un amico, additato dal regime di Hamas come possibile traditore e collaborazionista di Israele, ma durante la sua testimonianza, accolta come sospetta dall´accusa, e´ stato improvvisamente trasformato a sua volta in indagato e incarcerato seduta stante. Gli inquirenti – che avrebbero voluto prolungare la custodia per un mese, e non per i 15 giorni concessi dai giudici – gli contestano fra l´altro di aver intervistato un esponente di Hamas, poi finito in cella, che avrebbe rivelato ´´segreti a entita´ ostili´´. Martin, in un colloquio con Zaim, s´e´ dichiarato viceversa ´´innocente´´, negando d´aver compiuto qualche ´´scorrettezza´´. Il reporter ha gia´ trascorso 15 giorni in detenzione dal momento del suo fermo e il caso ha suscitato preoccupazione da parte di diverse organizzazioni professionali e di tutela dei diritti umani, oltre che del governo di Londra. Le autorita´ di Hamas sostengono di essere in contatto con rappresentanti diplomatici britannici e di tenerli aggiornati, ma il legale di Martin ha lamentato di non aver avuto accesso per giorni al suo assistito prima dell´udienza odierna. La Fpa, l´associazione della stampa estera che rappresenta i corrispondenti stranieri in Israele e nei Territori palestinesi, ha diffuso una protesta ufficiale sulla vicenda. (ansa)

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