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Etica & professione: caso Minzolini domani sul tavolo Cda Rai. Sul direttore del Tg1 bufera anche per le nomine. L´opposizione, campagna di epurazione

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Roma, 16 mar 2010 – Per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e per il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, indagati dalla procura di Trani rispettivamente per violazione del segreto istruttorio e per favoreggiamento, scatta l´ora dell´´esame interno´. Il caso Minzolini sara´ domani sul tavolo del cda Rai, con i consiglieri del centrosinistra che aprono oggi un altro fronte, quello delle nomine interne al Tg1 che farebbero ipotizzare una ´´campagna di ritorsione nei confronti dei giornalisti non ´omogenei´ alla direzione´´. La posizione di Innocenzi sara´ invece valutata giovedi´ dal Consiglio dell´Autorita´. E in entrambi i casi si prennuncia battaglia. A quanto si apprende, il direttore generale della Rai Mauro Masi dovrebbe riferire domani al cda la possibile linea dell´azienda sul caso Minzolini, che avrebbe rivelato i contenuti di un interrogatorio subito come testimone in merito all´inchiesta sulle carte di credito American Express. Ma oggi i consiglieri Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, in una lettera al presidente Paolo Garimberti, sollevano anche la questione delle recenti promozioni al Tg1: nel mirino, in particolare, la sostituzione del caporedattore centrale al Coordinamento Massimo De Strobel con il caposervizio Leonardo Sgura, diventato caporedattore centrale. De Strobel, accusano i consiglieri, ´´non aveva firmato nei giorni scorsi un documento in favore del direttore di testata´´, sottoscritto invece da Sgura. Promossi anche Filippo Gaudenzi e Mario Prignano, che avevano entrambi ´´sottoscritto il documento pro-direttore´´. Se l´Usigrai parla di cose ´´inimmaginabili´´, il Tg1 si difende: ´´Nessuna ritorsione e´ in atto nei confronti di chicchessia, tanto piu´ nei confronti di chi non ha firmato un documento che e´ frutto di una iniziativa condivisa da quasi cento redattori del Tg1 contro una presa di posizione del cdr ritenuta unilaterale e priva di indicazione assembleare´´ e ´´nessuna epurazione e´ in corso´´. Prende le parti di Minzolini anche il consigliere Antonio Verro: ´´E´ vittima di questo assurdo e avvelenato clima politico preelettorale, colmo di fantasiosi teoremi e infondate illazioni´´. ´´E´ lecito dissentire dai provvedimenti dei direttori, tuttavia e´ opportuno ribadire che il cda e´ l´unico luogo in cui riportare legittimamente le proprie critiche e argomentarle´´, aggiunge Verro, che domani certo in consiglio non sara´ il solo a sostenere tale posizione. Non si esclude, tuttavia, che si possa arrivare ad attivare un accertamento interno sulla vicenda Minzolini. Altro punto in discussione sara´ il caso Ruffini: Masi dovrebbe infatti presentare una proposta che sblocchi la situazione, dopo che l´ex direttore di Raitre ha fatto causa all´azienda per essere reintegrato. Giovedi´ si preannuncia una riunione accesa anche per il Consiglio dell´Agcom, al quale spetta valutare le eventuali violazioni del Codice etico da parte di Innocenzi. Il centrosinistra punta a un accertamento rapido e rigoroso dei fatti; per il centrodestra non ci sarebbero, invece, elementi per aprire un procedimento a carico di Innocenzi, se non indiscrezioni di stampa. Certo e´ che le possibili contestazioni al commissario – che sarebbe stato contattato dal premier Silvio Berlusconi per fermare Annozero – investono direttamente il ruolo istituzionale dell´Autorita´. Un ruolo fatto di ´´indipendenza´´ e ´´lineare applicazione della legge´´, rivendicati come ´´stella polare´´ dal presidente, Corrado Calabro´, in risposta a una lettera aperta di alcuni dipendenti sui fatti di questi giorni legati all´inchiesta di Trani. (ansa)

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