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Spezzare il silenzio

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Rai per una notte, la trasmissione organizzata da Michele Santoro e dalla redazione di Annozero dopo il black out deciso dal Cda della Rai, costerà 130mila euro complessivi e ci lavoreranno gratuitamente un centinaio di  persone. A darne notizia è stato lo stesso conduttore della trasmissione nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla FNSI e dall´USIGRAI.

La trasmissione, che andrà in onda giovedì 25 marzo, costituisce per Santoro “il primo sciopero degli abbonati Rai che in mille modi cercheranno di vederci”. La trasmissione, sotto l´egida della Federazione della stampa, sarà trasmessa da televisioni, radio e internet. Il pubblico di Annozero potrà trovare la diretta tv su Current, Repubblica tv, Sky Tg24, Rainews, Youdem tv. Diretta radiofonica su Radio popolare e Radio città futura. Diretta internet su Antefatto, Repubblica e Corriere, a partire dalle ore 21. Il conduttore di Annozero ha tenuto a sottolineare che il  25 marzo non sarà “un Santoro day. Noi – ha continuato – siamo giornalisti schierati dalla parte del pubblico che vuole sentirsi raccontare da noi quello che gli altri non fanno”.

Al Paladozza di Bologna, dove verrà realizzata la trasmissione, “racconteremo ciò che ci è accaduto, andremo in onda per riaccendere la tv che e´ stata spenta”. Interverranno Gad Lerner, Giovanni Floris, Norma Rangeri, Marco Travaglio, Filippo Rossi di Fare Futuro e Morgan. Ci saranno anche Daniele Luttazzi, Elio e le Storie Tese, Nicola Piovani e Antonello Venditti. Benigni interverra´ con un suo racconto sulle libertà. Santoro ha poi voluto precisare che la trasmissione è stata resa possibile dal contributo volontario di 50mila  sottoscrittori che ci hanno aiutato a fare una trasmissione “che non nasce contro qualcuno.

Ci battiamo anche per il Pdl, la libertà è essere quel che siamo, libertà è che tutti possano essere liberi di raccontare quel che ritengono giusto. Ci battiamo per tutti, anche per Berlusconi che non sarà in trasmissione per sua scelta: sono felice di aver dato vita a questa iniziativa”. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Marco Travaglio, secondo cui l´edito del Cda della Rai sta solo a significare che “il re della tv ha paura delle telecamere. E´ una scena da Hitler nel bunker, forse sta per saltare il tappo e io sarei felice se accadesse quanto prima”

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