Cerca
Close this search box.

Libertà di informazione: Raiperunanotte, Santoro esulta tra ascolti e polemiche. Berlusconi, l´Agcom sanzioni lui e non Tg1 e Tg5

Condividi questo articolo:

Roma, 26 mar 2010 – E´ ancora polemica su Michele Santoro, il giorno dopo Rai per una notte,  la serata evento organizzata dal conduttore di Annozero e dalla Fnsi al Paladozza di Bologna. A cominciare dai dati d´ascolto accreditati ad oltre il 13% di share, secondo i primi dati Auditel resi noti dallo stesso Santoro, che parla di ´risultato straordinario´ ma ridimensionati da fonti della Rai secondo cui la serata al Paladozza sarebbe stata seguita da 450.000 telespettatori pari al 2,03% di share su Sky e su Current da 540.000 telespettatori pari al 2,4% di share. Su Rainews24, che trasmetteva l´evento condotto da Michele Santoro in differita in seconda serata, a vederlo sarebbero stati in 200.450 pari all´1,6% di share. Le conferenze stampa su Raidue – mette sempre in luce la stessa fonte Rai – hanno totalizzato 844.000 spettatori e il 3,1% share.

BERLUSCONI: AGCOM PENSI A SANZIONARE SANTORO – Silvio Berlusconi attacca Santoro e chiede ad Agcom di sanzionare le sue trasmissioni e non Tg1 e TG5. Al termine della prima giornata di lavori del Consiglio Europeo il premier non si sottrae alle domande dei giornalisti sulle decisioni dell´authority, proprio quando da Bologna l´anchorman organizza ´Raiperunanotte´. Ma spiega di non voler commentare la trasmissione perché, assicura “dovrei essere molto severo”. Ma si scaglia contro le puntate di Annozero andate in onda che, dice “accusano qualcuno di tutto e di più senza la possibilità di difendersi”.



BERSANI, CENSURA E´ BOOMERANG – Raiperunanotte, la trasmissione condotta ieri sera da Santoro da Bologna, “dimostra che la censura nei tempi moderni è inutile, è un´assurdità, può perfino essere un boomerang”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, è intervenuto in collegamento telefonico con Unomattina sul tema della par condicio invitando ironicamente il presidente del Consiglio ad avere “un atteggiamento meno ossessivo. Il premier – ha detto – non si accontenta mai” pur essendo “ben piazzato nel sistema dell´informazione”. Guardando allo stato dell´informazione in Italia Bersani ha poi sottolineato che “non siamo assolutamente a posto: ci sono pressioni indebite e non si è mai visto che in piena campagna elettorale si chiudono 4 giornali in un mese. Se al premier non piace una trasmissione – ha quindi concluso – può cambiare canale, come fanno tutti i cittadini. Ma non tolga agli italiani la possibilità di scegliere”.


CAPEZZONE: SANTORO NON PUO´ TORNARE IN RAI  – Per il portavoce Pdl Daniele Capezzone, dopo il Paladozza di ieri “Santoro vada sulle private, perché il servizio pubblico è un´altra cosa”. “Se c´è una fetta di mercato, non importa se piccola o grande, che desidera seguire Santoro, è giusto – dice in una nota Capezzone – che possa farlo. Ma certo Santoro non ha nulla da spartire con il servizio pubblico: anche ieri, la corrida violenta che ha organizzato è stata la prova di una militanza politica faziosa, direi forsennata. Per questo, è impensabile che i cittadini debbano riprendere dalla prossima settimana a finanziare con il loro canone il rodeo-Santoro, e che poi siano costretti a continuare a pagarlo per mesi o per anni. Non mancheranno editori privati desiderosi di farlo: cerchino Santoro, o Santoro cerchi loro”.


CASINI, CENSURA PRODUCE EROI  – “Il miglior viatico e ricostituente é la censura. Produce eroi dall´Iran alla Birmania, noi ovviamente non siamo in Iran ma la censura è stata un grande vantaggio per Santoro”. Lo afferma Pier Ferdinando Casini, leader dell´Udc, a Montecitorio, nel corso di una conferenza stampa con la candidata di centrodestra per il Lazio, Renata Polverini. “Io ho un concetto della democrazia liberale che è lontano da ogni censura alle libertà – aggiunge – Noi siamo vittime di Santoro, che non ha nemmeno riconosciuto il comportamento serio di chi ha salvaguardato la sua libertà negli organismi di garanzia, che guarda caso è vicino all´Udc”. Quanto alla trasmissione ´Rai per una notte´ in onda ieri “devo confermare che non mi è piaciuto – conclude il leader centrista – E´ un grandissimo fazioso ma voglio continuare a poter dissentire da lui e da Travaglio”.


LA RUSSA, SANTORO NON PORTA VOTI  ALLA SINISTRA – Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, non ha visto la trasmissione di Santoro: “Non la vedo, non mi interessa”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle affermazioni secondo cui in Italia sarebbe tornato il fascismo. “Una cosa è certa: Santoro – ha affermato il ministro – non fa guadagnare alla sinistra nessun voto di destra”. “Questo non vuol dire – ha detto ancora La Russa – che siano tollerabili predicazioni dell´odio che tante volte, non sempre, sono il filo conduttore delle sue trasmissioni. E´ questo che qualche volta ci ha allarmato: non gli argomenti, non le tesi risibili come questa”.


SIDDI (FNSI), LA CENSURA NON PAGA  – “Raiperunanotte è la conferma che tentare di limitare o impedire la libertà di espressione di tutti non paga. La censura totale nel tempo moderno non regge e gli antidoti che in questa epoca si possono mettere a punto possono fare anche male a chi vuole la censura”. E´ l´analisi di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa. “Il tema è, ancora una volta, la libertà – sottolinea Siddi – e su questo terreno non ci può essere discussione che possa considerare legittima qualsiasi forma di censura ancor peggio se preventiva. Il risultato della manifestazione di ieri notte a Bologna conferma quanto in tanti già sapevamo e denunciavamo da tempo e diventa immediatamente un chiaro, ineludibile, campanello di allarme per la tv pubblica, e, più in generale per quella tradizionale. La Rai, anziché accogliere e dare spazio a tutte le voci, a tutte le espressioni culturali, a tutte le idee garantendo la piena libertà di scelta ai cittadini, nonché utenti, lascia uno spazio scoperto e si mette contro una parte del suo pubblico. Ma quello spazio non resta inoccupato e anzi diventa opportunità di una nuova Tv, alternativa se si vuole, che in sé può essere un bene ma è sicuramente anche una necessità proprio per non soccombere alla censura, ma mette a nudo una grave crisi di ruolo e di missione del servizio pubblico. E il servizio pubblico, invece, non può negare a tutti i cittadini di essere davvero di tutti e questo é un ruolo da riconquistare”. “Continueremo a batterci – conclude il segretario della Fnsi – perché i giornalisti possano lavorare secondo la propria autonomia, tutti avendo pieno rispetto per le opinioni di tutti, pronti a offrire sostegno a chiunque venga impedito di esprimersi”.


VESPA: FRANTUMATA OGNI REGOLA – “Finora avevo dovuto chiedere alla Rai il permesso se il più innocuo dei dibattiti ai quali partecipavo veniva ripreso dalla più piccola televisione locale. Ieri sera ogni regola è stata frantumata, in una manifestazione che mi ha lasciato sgomento. Vedremo a questo punto se la Rai è ancora un´azienda o un posto in cui si gioca a ´tana liberi tutti´”. Questa la risposta di Bruno Vespa a chi gli ha chiesto di commentare la trasmissione Raiperunanotte organizzata ieri sera da Michele Santoro. (repubblica.it)

Il network