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Un grave precedente

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“Un precedente che riteniamo molto grave, anche alla luce dell´intenzione manifestata dal direttore di continuare nell´opera di ´rinnovamento´ delle conduzioni che – ha detto – ´diventera´ fisiologicà”
Così valutiamo la decisione del direttore Augusto Minzolini di un avvicendamento alle conduzioni che è avvenuto senza il consenso dei diretti interessati e nella logica di penalizzare i colleghi che non hanno firmato il documento a sostegno della direzione sul caso Mills.
Dalla prossima settimana escono dalla conduzione Tiziana Ferrario alle 20.00, Paolo Di Giannatonio alle 13.30 e Piero Damosso alle sette edizioni del mattino.

Ai colleghi il direttore non ha mosso alcun rilievo professionale, ma ha richiamato l´esigenza di ringiovanire e rinnovare i volti del telegiornale.
Prendono il loro posto: alle 20.00 Francesco Giorgino, alle 13.30 Laura Chimenti e Francesca Grimaldi. Per gli ulteriori “scorrimenti” Laura Mambelli va alle 17.00, Alberto Matano in mezzasera, Maria Soave e Mariasilvia Santilli in notte, Alessandra di Tommaso e Barbara Capponi al mattino. Emma D´Aquino prende il posto di Di Tommaso alla rubrica Libri e Alessio Zucchini il posto di Matano alla rubrica Note. I conduttori della notte e del mattino passano in questo modo da quattro a cinque.

Il direttore inoltre ha confermato il suo interessamento per un incarico nel Tg1 per Roberto Fontolan, ma ha smentito che tale incarico possa essere una vicedirezione. Abbiamo ribadito la contrarietà nostra e dei vertici del sindacato ad ulteriori assunzioni di esterni e ricordato al direttore che per Fontolan sarebbe la terza esperienza al Tg1, chiusa dopo la direzione Lerner con parole offensive per la redazione.

La decisione di Minzolini sulle conduzioni costituisce un clamoroso precedente e segue a stretto giro la rimozione del caporedattore centrale del Coordinamento: è la prima volta che al Tg1 si tolgono incarichi di rilievo senza che sia concordato con gli interessati. In passato, ai conduttori di edizioni principali del Tg1 cui è stato chiesto di lasciare la conduzione sono stati proposti incarichi equivalenti. Questa volta invece i colleghi non hanno dato il loro consenso di fronte a ipotesi indeterminate nei tempi e nell´inquadramento professionale. Inoltre rileviamo con viva preoccupazione che il direttore non dà segni di voler contenere il dilagare dei doppi e tripli incarichi nelle posizioni apicali che riguardano colleghi che invece mantengono la conduzione. Anche quest´ultimo pacchetto di provvedimenti, sembra confermare la volontà del direttore di penalizzare colleghi che non si sono schierati al suo fianco nella raccolta di firme sul caso Mills.

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