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Riforme: in Parlamento subito intercettazioni e processo penale

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Roma, 5 apr 2010 – Rivedere l´architettura istituzionale dell´Italia, a partire dai poteri del Capo del governo, ridefinire il ruolo del Csm e garantire la piena attuazione del federalismo fiscale: sono questi i temi chiave intorno ai quali ruotera´ l´azione dell´Esecutivo nei prossimi mesi e che si aggiungeranno a quelli gia´ all´esame del Parlamento come le intercettazioni e la riforma del processo penale. PRESIDENZIALISMO – Stile Obama o stile Sarkozy? Nel primo caso, il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che e´ sia il capo dello Stato sia il capo del governo ed e´ eletto direttamente dai cittadini. Nel secondo si parla di ´semipresidenzialismo´ e si prevede l´elezione diretta del capo dello Stato, al quale vengono attribuiti ampi poteri di governo da condividere pero´ con il primo ministro. SENATO FEDERALE – Stop al bicameralismo perfetto, con la trasformazione della Camera Alta in Senato Federale: si tratta di uno dei pilastri del cosiddetto Testo Violante che nella scorsa legislatura era riuscito a arrivare all´esame dell´Aula di Montecitorio e sul quale vi e´ ampia condivisione. RIDUZIONE PARLAMENTARI – Secondo il Testo Violante i deputati passerebbero da 630 a 512, mentre i senatori da 315 a 250 e sarebbero eletti dal Consiglio regionale e dal Consiglio delle autonomie locali. CSM – L´obiettivo e´ riformarlo interamente e tra le ipotesi c´e´ quella di crearne due, uno per i giudici e l´altro per gli ´avvocati dell´accusa´. Non solo: il Csm potrebbe esprimere pareri sulle leggi unicamente su richiesta del ministro della Giustizia il cui ruolo verrebbe rafforzato e verrebbe modificato nella composizione. SEPARAZIONE CARRIERE – Nel progetto di riforma costituzionale studiato al ministero della Giustizia le ´toghe´ si distinguerebbero in giudici e ´avvocati dell´accusa´ e per loro ci sarebbero concorsi separati per accedere alla professione. INTERCETTAZIONI – Il cammino del ddl che rivede il sistema delle registrazioni dei colloqui telefonici riprendera´ in commissione Giustizia del Senato con l´illustrazione dei 361 emendamenti a partire dalla settimana del 13 aprile. PROCESSO PENALE – Il provvedimento, che ha avuto l´ok dal Cdm piu´ di un anno fa ed e´ all´esame del Parlamento, punta a dare maggiore autonomia alla polizia giudiziaria che potra´ prendere iniziative proprie e ricevere notizia di reati, mentre il pm potra´ solo ricevere la notizia criminis senza piu´ poter aprire fascicoli sullo spunto di articoli di giornale o di una confidenza privata. FEDERALISMO FISCALE – Il primo decreto attuativo e´ relativo al demanio e sara´ approvato dal Parlamento entro meta´ maggio: dalle spiagge ak patrimonio culturale, sono numerosi i beni statali che saranno trasferiti alle regioni, comuni e province. Il secondo step riguardera´ l´autonomia impositiva. FISCO – Il governo si e´ dato tre anni per metterla in campo e sara´ all´insegna della semplificazione. Si ragiona anche sulla possibilita´ di ridurre a due le aliquote. (ansa)

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