Cerca
Close this search box.

Libertà di stampa: appello del giornalista rapito in Pakistan, trovate 10 milioni di euro per il riscatto

Condividi questo articolo:

Islamabad, 10 mag 2010 – Non era stato liberato come invece avevano detto fonti locali il 6 maggio scorso: l´ostaggio britannico di origini pakistane, il giornalista Asad Qureshi, e´ apparso in un nuovo video, pervenuto in esclusiva alla redazione pakistana di Aki Adnkronos International in cui fa appello per raccogliere i 10 milioni di dollari di riscatto che i suoi sequestratori hanno richiesto per il suo rilascio entro il 15 maggio. Qureshi ha chiesto piu´ tempo e ha detto che il governo pakistano non lo sta aiutando. Le Tigri Asiatiche, un gruppo sconosciuto fino al momento in cui ha rivendicato il rapimento del giornalista Asad Qureshi, ha stabilito la data del 15 maggio come termine ultimo perche´ siano soddisfatte le sue richieste in vista del rilascio dell´ostaggio. Qureshi e´ stato rapito nell´area tribale del Pakistan, una zona particolarmente instabile, il 26 marzo scorso assieme a due ex funzionari dell´Isi, i servizi segreti pakistani, ossia Khaled Khwaja e Sultan Amir Tarar, alias Colonnello Imam. Khwaja e´ stato ucciso il 30 aprile dai suoi sequestratori, che lo hanno accusato di lavorare per conto della sicurezza pakistana e degli Usa. Il nuovo video contraddice le notizie provenienti dalla regione tribale pakistana secondo cui Qureshi e il Colonnello Imam sarebbero stati rilasciati grazie all´intercessione dei talebani afghani e di una jirga e consegnati alla rete di Haqqani. Le Tigri Asiatiche hanno rivendicato la responsabilita´ del rapimento e l´uccisione di Khwaja. Il gruppo ha diffuso diversi video nei quali compaiono gli ostaggi. Nel video, Qureshi afferma di essere detenuto dalle Tigri Asiatiche, ma di non essere sicuro del luogo in cui si trova. “Questo e´ un messaggio per Human Rights Watch. Io sono Asad Qureshi, ostaggio delle Tigri Asiatiche, che chiedono 10 milioni di dollari, ma la mia famiglia non ha i mezzi per raccogliere una simile cifra”, dichiara il giornalista nel video. Qureshi ha affermato che i suoi rapitori gli hanno dato dieci giorni di tempo per raccogliere il denaro, aggiungendo di averli pregati di estendere l´ultimatum a 15 giorni. “Per favore, aiutatemi a raccogliere il denaro”, dice Qureshi, il quale descrive le Tigri Asiatiche come “un gruppo molto forte”.Qureshi e i due ex funzionari dell´Isi si trovavano nel Nord Waziristan per girare un documentario sui talebani. “Non c´e´ stata nessuna svolta nei colloqui tra le Tigri Asiatiche e la jirga dei comandanti talebani e i religiosi filotalebani del Nord Waziristan”, ha dichiarato Muhammad Omar, portavoce del Taliban Media Centre, che rappresenterebbe i talebani punjabi attivi nelle aree tribali. Omar sostiene di non essere direttamente coinvolto nei colloqui, ma sarebbe a conoscenza dei colloqui per il rilascio dei due uomini. “Volete imparare qualcosa dal destino di Khwaja o no?”, dice una dichiarazione inviata dalle Tigri Asiatiche ai media, con riferimento alla deadline per il soddisfacimento delle loro richieste. “Dovete fare in fretta. Questo non e´ un gioco”, aggiunge la dichiarazione. Omar sostiene che le Tigri Asiatiche hanno conquistato la fiducia di tutti i gruppi militanti nella regione, i quali appoggiano le loro richieste per il rilascio di Qureshi e del Colonnello Imam. (aki/adnkronos)

Il network