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Libertà di stampa: processo Denise, polemiche per l´esclusione delle Tv dall´udienza di domani

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Marsala, 24 mag 2010 – Si terra´ domani, davanti al Tribunale di Marsala, la seconda udienza del processo a Jessica Pulizzi, 22 anni, accusata di concorso con ignoti nel sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo l´1 settembre 2004, quando aveva 4 anni. Con Pulizzi, che e´ sorellastra (figlia del padre naturale di Denise) della bambina rapita, e´ imputato, ma per false dichiarazioni al pm, anche l´ex fidanzato Gaspare Ghaleb, 24 anni. Domani, il Tribunale si dovrebbe pronunciare sulle eccezioni sollevate, lo scorso 16 marzo, nel corso della prima udienza. L´avvocato Gioacchino Sbacchi, in particolare, ha nuovamente sollevato eccezione di ´´incompetenza´´ a giudicare la Pulizzi. ´´Spetta al Tribunale dei minorenni – ha evidenziato il legale – all´epoca dei fatti, l´imputata aveva 17 anni´´. Intanto il blog Cerchiamodenise polemizza sul divieto di ripresa delle udienze da parte delle Tv deciso dal tribunale. ´´La liberta´ di informazione – e´ scritto nel blog – quando essa e´ conforme ai dettami del codice deontologico del giornalista e alla Carta di Treviso, deve risultare applicabile senza limitazioni in qualsiasi contesto. Purtroppo cio´ non e´ vero, perche´ durante lo svolgimento di un processo, e´ il giudice a stabilire i criteri di diffusione degli eventi giudiziari. Oggi ad essere accusate per il sequestro della bambina di Mazara del Vallo ci sono delle persone sulle quali gravano pesanti indizi di colpevolezza e tutto il mondo e´ interessato a conoscere la verita´ circa la sorte della piccola Denise. La limitazione alla presenza di giornalisti durante il processo, richiesta con forza dagli avvocati difensori degli imputati, ha di fatto oscurato la voce dell´informazione tanto attesa da chi segue da anni questa penosa vicenda´´. ´´E´ importante – prosegue – che l´opinione pubblica possa direttamente conoscere le vicende giudiziarie che riguardano la piccola Denise; tanto e´ stato detto di sbagliato e tanta disinformazione e´ stata compiuta in fase di indagine, che adesso, in fase processuale, proprio dove ormai si deve giocare ´a carte scoperte´, i giornalisti si trovano di fronte all´ennesimo muro di gomma, al di la´ del quale, sotto le reticenze di chi sapeva o celate tra le pieghe della privacy, potrebbe esserci una bambina che aspetta solo di essere trovata´´. (ansa)

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