Parigi, 25 mag 2010 – Si decide in un tribunale parigino la sorte dell´agenzia fotografica Sygma, un´altra delle storiche agenzie di fotogiornalismo francesi che, dopo Gamma esattamente un anno fa, si trova ora ad un passo dal fallimento. Sono dieci anni ormai che i conti dell´agenzia sono in rosso, messa in ginocchio da un debito di 73 milioni di euro e una perdita netta nel 2009 di 2 milioni di euro. Per il suo gestore, Stefan Biberfeld, non c´era piu´ niente da fare: ´´non sono piu´ in grado di pagare i miei debiti´´, ha confessato appena pochi giorni fa. Il tribunale fallimentare deve dunque decidere dello stato di insolvenza dell´agenzia. Sygma e´ stata fondata nel 1973 da Hubert Henrotte, nota figura del fotogiornalismo d´Oltralpe, proprio in seguito ad una rottura con la Gamma. Erano gli anni d´oro. La Sygma aveva sedi in tutto il mondo, a New York, Los Angeles, Londra. Poi sono giunti i primi problemi economici. Nel 1999 fu ripresa – con i suoi archivi ricchi di 40 milioni di immagini – dal gruppo americano Corbis, proprieta´ di Bill Gates. Ma nonostante il prestigioso azionista e decine e decine di milioni di euro di investimenti, nel 2001, l´agenzia e´ dovuta ricorrere ad un profondo piano di ristrutturazione con il licenziamento della maggior parte dei dipendenti, ben 90 persone, tra cui 42 fotografi. Ora la liquidazione dell´agenzia porterebbe al licenziamento degli ultimi dipendenti, solo 29. Il settore e´ in piena crisi in Francia, vittima della crisi, ma anche della rivoluzione digitale che ha modificato profondamente il settore. L´anno scorso il caso di Gamma, culla della generazione d´oro di fotografi parigini dei grandi eventi storici, come il maggio ´68 o il Vietnam, aveva sollevato l´accorato appello degli intellettuali. Ma all´origine del fallimento di Sygma ci sarebbe piuttosto un problema di archiviazione delle foto ed una serie di contenziosi nati con i suoi ex fotografi. A mettere a terra definitivamente Sygma e´ stata una decisione della Corte d´appello di Parigi che, lo scorso aprile, aveva rinosciuto a Dominique Aubert, fotografo per l´agenzia dal 1987 al 1995, un indennizzo di 1,5 milioni di euro dopo che Sygma aveva perso una parte del suo lavoro. Nel 2003 il fotografo aveva chiesto la restituzione del suo materiale e dei suoi scatti. Ma una parte di questi, 750 foto su 250.000, non sono mai stati ritrovati. Ne e´ seguito il sequestro dei conti bancari e dei beni immobiliari dell´agenzia. ´´Economicamente – ha spiegato Biberfeld – la nostra struttura non puo´ piu´ reggere´´. (ansa)