Roma, 1 giu 2010 – Berlusconi polemizza con Repubblica per telefono, in diretta tv. Poi butta giù, senza attendere la replica. A Ballarò il presidente del Consiglio chiama subito dopo l´intervento del vicedirettore del nostro giornale, Massimo Giannini, che stava criticando la politica del governo contro la lotta all´evasione affermando che il capo del governo aveva detto, ai tempi del governo Prodi, che ´evadere in Italia e´ inevitabile” (in coda i lanci dell´agenzia Ansa che riportavano le dichiarazioni di Berlusconi). ´Vorrei dire che il giornalista di Repubblica, Massimo Giannini, ha mentito spudoratamente: da parte mia non c´è mai stato un sostegno all´evasione fiscale´, dice il premier. ´Sono il primo contribuente d´Italia´, scandisce. “Il mio governo ha aumentato gli introiti provenienti dall´evasione fiscale come il ministro Tremonti (ospite in studio, ndr) ha ricordato. Sono cresciuti di più, e questo decreto darà un altro colpo. Quindi – conclude il premier senza attendere la risposta e riattaccando il telefono – è menzogna assoluta dire, come è stato fatto, che io avrei in qualche modo giustificato e sostenuto l´evasione fiscale”. Berlusconi attacca poi i sondaggi di Ballarò sul gradimento degli italiani nei suoi confronti: “Sono sondaggi fasulli, ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il 62% degli italiani sta col presidente del Consiglio e il mio governo ha un gradimento del 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne”. Subito dopo il premier ha riattaccato ´ripreso´ dal conduttore della trasmissione, Giovanni Floris, che ha stigmatizzato il fatto che “ciò che veramente è inaccettabile in una televisione di Stato è che si inizi un dialogo ma poi si insulti e si butti giù il telefono prima che arrivi la risposta”. Ha preso poi la parola Nando Pagnoncelli, dell´Istituto Ipsos: “Noi siamo al di sopra delle parti, siamo perfino quotati in Borsa in Francia: se faccio sondaggi fasulli, vengo subito cacciato. Al presidente del Consiglio chiedo rispetto e dico solo: come giustifica la differenza fra i voti al suo partito e il gradimento che lui sostiene di avere?”. E Massimo Giannini ha aggiunto: “Purtroppo il dialogo non è possibile, non mi colpisce l´insulto, noi di Repubblica siamo abituati. Vado al merito: mi dispiace di non aver portato con me i dispacci d´agenzia in cui il presidente del Consiglio giustificava l´evasione fiscale, ma posso confermare le sue parole”. “Berlusconi si ripete”, commenta Vincenzo Vita, senatore Pd della commissione vigilanza Rai: “Telefona durante una trasmissione tv, strepita, accusa giornalisti e sondaggisti (se i sondaggi non coincidono con i suoi desideri e se i commenti non sono a lui favorevoli, ovviamente) poi butta giù il telefono. E´ un comportamento inaccettabile: la tv pubblica non è casa sua. Se vuol parlare non crediamo proprio che gli manchino gli inviti in trasmissione (cominciando da Ballarò), altrimenti queste apparizioni telefoniche a cui solo a lui è concesso di parlare dovrebbe proprio evitarle per una questione di correttezza e – ce lo consenta – ormai anche di semplice educazione”. “Berlusconi fa un uso criminogeno del mezzo pubblico. Si permette di intervenire in una trasmissione della Rai insultando ospiti e giornalisti, senza accettare il contraddittorio. Si conferma un ´dittatorello´ che non gradisce chi non le pensa come lui e preferisce eliminare le voci scomode. Ormai la misura è colma. Garimberti intervenga”, si auspica in una nota il portavoce dell´Italia dei Valori, Leoluca Orlando. (reppubblica.it)_____________________________________________ Ecco i due lanci di agenzia Ansa in cui Berlusconi giustifica l´evasione fiscale. Il primo è del 2004, il secondo è del 2008: FISCO: BERLUSCONI, SE TASSE OLTRE 1/3 TI INGEGNI PER ELUSIONE PREMIER VISITA COMANDO GDF E SCHERZA, MA NON SIA RICAMBIATA. (ANSA) – ROMA, 11 NOV – ´´Vi ringrazio per quel che fate. Agite con grande equilibrio e rispetto dei cittadini, nei confronti di chi si vuole sottrarre ad un obbligo che qualche volta si avverte come eccessivo…´´. Con queste parole Silvio Berlusconi ha esordito intervenendo alla cerimonia in occasione dei 230 anni della Guardia di Finanza. ´´C´e´ una norma di diritto naturale – ha aggiunto, rivolgendosi ai vertici delle Fiamme Gialle – che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato sembra una richiesta giusta e glielo dai in cambio di servizi. Se ti chiede di piu´ o molto di piu´, c´e´ una sopraffazione dello Stato nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralita´ e che non ti fanno sentire colpevole´´. Berlusconi ha quindi espresso la sua soddisfazione per il fatto di poter partecipare alla cerimonia alla Guardia di Finanza, alla quale partecipava anche il ministro dell´Economia Domenico Siniscalco. ´´Sono contento di essere qui per questa visita speciale… Certo – ha detto con una battuta – il sottoscritto non potrebbe dire altrettanto se fosse la Guardia di Finanza a fargli visita a casa sua´´. _____________________________________________ FISCO: BERLUSCONI, SE TASSE A 50-60% EVASIONE GIUSTIFICATA (ANSA) – ROMA – 2 APR – Il prelievo fiscale corretto si aggira intorno a un terzo del reddito, se invece le tasse sono tra il 50 e 60 per cento è troppo e così ” è giustificato mettere in atto l´elusione o l´evasione”. E´ quanto ha affermato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento all´Ance. (ansa)