Bari,3 giugno 2010 – Il ten.col. Salvatore Paglino avrebbe fornito ad alcuni giornalisti notizie coperte da segreto istruttorio attraverso ´´lettura integrale degli atti giudiziari al telefono o riproduzione fotografica del contenuto degli stessi´´. Lo rende noto in un comunicato la Procura della Repubblica di Bari, riferendosi all´inchiesta giudiziaria che ha portato all´arresto dell´ufficiale della guardia di finanza. La fuga di notizie, prosegue la nota, ha riguardato inchieste delle Procure di Bari e di Trani. In particolare Paglino ´´ha svelato atti coperti da segreto d´ufficio e in alcune occasioni addirittura anticipando risultanze di indagini ancora in corso che non erano state ancora comunicate all´ufficio competente´´. (ansa)________________________________________________CINQUE LE RIVELAZIONI CONTESTATE A PAGLINO DALLA PROCURA DI BARI. Sono cinque le rivelazioni del segreto d´ufficio contestate al tenente colonnello della Guardia di finanza di Bari Salvatore Paglino nel provvedimento di arresto per peculato che gli e´ stato notificato due giorni fa. Le rivelazioni del segreto d´ufficio (in favore di tre giornaliste) sono state esaminate dal gip solo per valutare le esigenze cautelari a carico dell´ufficiale poiche´ per questo reato (previsto e sanzionato dall´art.326 del Codice penale) non puo´ adottata una misura restrittiva ma solo interdittiva. Le fughe di notizie riguardano le audizioni del 17 dicembre 2009, presso la procura di Trani, del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, e del commissario dell´Agcom, Giancarlo Innocenzi, ascoltati come testimoni nell´ambito dell´indagine sulle carte di credito American Express revolving; la fornitura di dettagli sul provvedimento di arresto del settembre scorso di Gianpi Tarantini; in un paio di occasioni Paglino avrebbe rivelato a giornaliste particolari emersi dalle indagini sulla gestione della sanita´ pubblica pugliese; in un ultimo caso dettagli sull´inchiesta relativa agli accreditamenti di alcune cliniche private da parte della Regione Puglia. (ansa)