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Libertà di informazione: Iran, giornalista riformista condannata a un anno di reclusione e 30 di sospensione

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Teheran, 9 giu 2010 – Una nota giornalista riformista iraniana, Jila Baniyaqub, si è vista infliggere dalla Corte rivoluzionaria di Teheran una condanna a un anno di reclusione e a 30 anni di sospensione dall’esercizio della professione. Lo riferiscono oggi i siti dell’opposizione. La Baniyaqub, che ha 39 anni, aveva ricevuto lo scorso anno il premio per il ‘Coraggio giornalistico’ da parte dell’International Women’s Media Foundation, organizzazione che ha sede negli Stati Uniti. La giornalista, arrestata il 20 giugno del 2009, otto giorni dopo le contestate elezioni in cui era stato riconfermato in carica il presidente Mahmud Ahmadinejad, era stata rilasciata su cauzione due mesi dopo. Ora è stata riconosciuta colpevole di ‘propaganda contro il sistema’ islamico, ma potrà presentare ricorso in appello. Suo marito, Bahman Amui, anch’egli giornalista, che era stato arrestato con lei, è ancora in carcere ed è stato condannato ad una pena definitiva di cinque anni di reclusione. (ansa)

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