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Intercettazioni: cosa cambia con la stretta del ddl del Governo. Ecco un raffronto tra le norme attuali e quelle future

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Roma, 10 giu 2010 – Che cosa cambiera´ per le intercettazioni se il disegno di legge approvato dal Senato sara´ confermato anche dalla Camera? Ecco, in sintesi, un raffronto tra le regole attuali e quelle future. Dal limite dei 75 giorni alle sanzioni per gli editori e i giornalisti, ecco i punti salienti del ddl che ha avuto il via libera del Senato con il voto di fiducia. – LIMITI: Intercettazioni possibili solo per i reati puniti con piu´ di cinque anni. Ci sono i reati contro la Pubblica amministrazione e c´e´ anche lo stalking. I telefoni possono essere messi sotto controllo per 75 giorni al massimo. Se c´e´ necessita´, vengono concessi altri tre giorni prorogabili di volta in volta con provvedimento del gip. Per i reati piu´ gravi (mafia, terrorismo, omicidio ecc.) le intercettazioni sono possibili per 40 giorni, piu´ altri venti prorogabili. – DIVIETI E SANZIONI: Gli atti delle indagini in corso possono essere pubblicati non tra virgolette ma con un riassunto. Gli editori che li pubblicano in modo testuale rischiano fino a 300mila euro di multa. Le intercettazioni sono off limits per la stampa fino a conclusione delle indagini: per gli editori che sgarrano ci sono 300 mila euro di multa, che salgono a 450mila euro se si tratta di intercettazioni di persone estranee ai fatti. Colpiti anche i giornalisti: fino a 30 giorni di carcere o una sanzione fino a 10.000 euro se pubblicano intercettazioni durante le indagini o atti coperti da segreto. – CIMICI: niente piu´ microfoni piazzati in casa o in auto per registrare le conversazioni degli indagati. Le intercettazioni saranno consentite al massimo per tre giorni, prorogabili di altri tre. – PM CIARLIERI: Se il responsabile dell´inchiesta passa alla stampa atti coperti dal segreto d´ufficio e semplicemente va in tv a parlare dell´inchiesta puo´ essere sostituito dal capo del suo ufficio. – TALPE: Chi passa alla stampa intercettazioni o atti coperti dal segreto istruttorio rischia da uno a sei anni di carcere. – NOMA TRANSITORIA: Le nuove regole si applicano ai processi in corso. Quindi, anche se erano gia´ state autorizzate intercettazioni con le vecchie regole, dovra´ essere applicato il tetto dei 75 giorni. – RIPRESE: Sulle riprese tv per i processi decide il presidente della corte d´appello, che puo´ autorizzarle anche se non c´e´ il consenso delle parti. – IENE, STRISCIA, REPORT: le registrazione carpite di nascosto sono permesse ai giornalisti professionisti e pubblicisti. Possono essere realizzate anche se c´e´ in ballo l´interesse dello Stato oppure per dirimere controversie giudiziarie. Negli altri casi, carcere da uno a quattro anni (norma in virtu´ della quale sarebbe stata condannata la escort Patrizia D´Addario per le sue registrazioni di Berlusconi a Palazzo Grazioli). – CLERO: Se nelle intercettazioni finisce un sacerdote bisogna avvertire la discesi; se l´intercettato e´ un vescovo il pm deve avvertire la segreteria di Stato vaticana.______________________________________________________________________________INTERCETTAZIONI: LE NUOVE NORME PUNTO PER PUNTO. REATI INTERCETTABILI_______________ – OGGI: tutti i reati piu´ gravi (mafia, terrorismo, sequestro di persona) e quelli puniti con piu´ di cinque anni di reclusione, compresa la corruzione. – CON IL DDL: gli stessi reati, ai quali si aggiunge quello di stalking. _____________LIMITI________________________ – OGGI: I telefoni possono essere messi sotto controllo per tutta la durata delle indagini preliminari. – CON IL DDL: limite di 75 giorni. Se ci sono ragioni motivate il pm puo´ chiedere al gip una proroga di tre giorni in tre giorni. Per i reati piu´ gravi, limite di 40 giorni piu´ altri 20 prorogabili. ____________DIVIETI E SANZIONI___________ – OGGI: Il giornalista che pubblica intercettazioni rischia un mese di carcere evitabile pagando 281 euro di ammenda. Nessuna multa e´ prevista per gli editori. – CON IL DDL: Per il giornalista un mese di carcere evitabile con una multa di 10mila euro. Per gli editori 300mila euro di multa se pubblicano brani testuali di intercettazioni, 450mila euro se si tratta di intercettazioni di persone estranee ai fatti. ___________TALPE______________________ – OGGI: chi passa ai giornali le intercettazioni rischia un anno di carcere. – CON IL DDL: la pena puo´ arrivare a sei anni di reclusione ___________CIMICI___________________ – OGGI: gli investigatori possono piazzare microfoni in luoghi pubblici e privati, fino alla fine delle indagini. – CON IL DDL: niente piu´ microfoni piazzati in casa o in auto. Le ´cimici´´ saranno consentite al massimo per tre giorni, prorogabili di altri tre. ____________PM ´CIARLIERI´_________________ – OGGI: il Pm puo´ andare in tv a parlare dell´inchiesta di cui e´ titolare. – CON IL DDL: se lo fa puo´ essere sostituito dal capo del suo ufficio. __________RIPRESE PROCESSI________________ – OGGI: se il giudice e´ d´accordo le telecamere possono entrare in aula. – CON IL DDL: per registrare un´udienza serve il permesso del presidente della corte d´appello. _________IENE E D´ADDARIO___________________ – OGGI: Chiunque puo´ registrare una conversazione di nascosto, come ha fatto la escort Patrizia D´Addario a Palazzo Grazioli o come fanno a Striscia e Le Iene. – CON IL DDL: sono permesse ai giornalisti professionisti e pubblicisti, o se c´e´ di mezzo la sicurezza dello Stato. Per gli altri carcere da 6 mesi a quattro anni. _________CLERO_____________________ – OGGI: Se nelle intercettazioni finisce un sacerdote il pm non ha nessun obbligo di avvertire le autorita´ ecclesiastiche. – CON IL DDL: bisogna avvertire la diocesi; se l´intercettato e´ un vescovo il pm deve avvertire la segreteria di Stato vaticana. (ansa)

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