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Inchiesta G8: Bondi, ok smentita della Stampa ma insufficiente. La querela va avanti

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Roma, 14 giu 2010 – ´´Prendo atto che oggi il quotidiano La Stampa smentisce se stesso, ammettendo la mia estraneità rispetto alla vicenda delle nomine degli Uffizi. La smentita di oggi, né altre eventuali successive, saranno mai sufficienti a riparare e a cancellare la gravità delle insinuazioni contenute nell´articolo precedente´´. Lo afferma il ministro Sandro Bondi in merito ad un articolo pubblicato oggi dal quotidiano torinese, a firma di Guido Ruotolo. Nel pezzo, che riguarda l´inchiesta ´Grandi eventi´ in generale, si sostiene che ´´nonostante gli annunci, alla fine la posizione che non sembra compromessa e´ proprio quella del ministro Sandro Bondi, che pure era stato chiamato in causa per via della nomina di Riccardo Micciche´ a direttore dei lavori di restauro degli Uffizi. Certo, i rapporti con la cricca li aveva il suo Capo Gabinetto, Salvo Nastasi. Nastasi, appunto. Non Bondi´´. ´´Lo stesso quotidiano e lo stesso giornalista – spiega il ministro in una nota – il 15 maggio avevano pubblicato un articolo in cui venivano fatte pesanti allusioni e gravi insinuazioni nei miei confronti, delle quali comunque tale quotidiano risponderà in sede giudiziaria. La mia decisione non ha nulla a che vedere con la libertà della stampa, che io rispetto profondamente e ritengo uno dei pilastri della vita democratica di un Paese, bensì con il dovere professionale e etico di qualunque giornalista di verificare scrupolosamente le fonti e la veridicità delle notizie pubblicate, in modo da non ledere la dignità delle persone´´. ´´Per questa ragione – conclude il ministro -, ritengo che, nonostante l´evidente passo indietro de La Stampa, la smentita di oggi, né altre eventuali successive, saranno mai sufficienti a riparare e a cancellare la gravità delle insinuazioni contenute nell´articolo precedente´´. (ansa)

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